Hunter Biden, secondogenito del presidente degli Stati Uniti, è stato dichiarato colpevole per tutti e tre i capi d’accusa nel processo a suo carico per il possesso illegale di una revolver acquistato nel 2018 senza dichiarare la condizione di tossicodipendente. Il verdetto è stato proclamato dalla giuria del tribunale di Wilmington, nel Delaware: è la prima volta che il figlio di un presidente in carica viene incriminato e giudicato colpevole. Il 54enne “First son” ora rischia fino a 25 anni di carcere e 750mila dollari di multa: per due capi di imputazione infatti la pena massima è di dieci anni, mentre per un terzo è di cinque anni. Per ognuna delle accuse, inoltre, è prevista una multa fino a 250mila dollari.
L’entità della condanna sarà decisa in una data successiva, non ancora stabilita, dalla giudice Maryellen Noreika: è tuttavia probabile che la pena sarà assai inferiore al massimo previsto e non prevederà il carcere, essendo l’imputato incensurato. In attesa della sentenza, che arriverà entro 120 giorni, Biden junior non sarà incarcerato. Dopo l’annuncio del raggiungimento del verdetto da parte della giuria, in tribunale era arrivata anche la First lady Jill Biden, ma la proclamazione è arrivata dopo pochissimi minuti, non permettendole di assistere. Hunter ha lasciato l’edificio tenendo per mano lei e la moglie.
Nei giorni scorsi al processo aveva testimoniato l’ex fidanzata, Zoe Kestan, affermando che, nel periodo della loro frequentazione, il figlio del presidente “fumava crack ogni venti minuti”. Quando faceva uso di droghe “non era se stesso”, ha confermato anche l’ex moglie Kathleen Buhle, aggiungendo che Hunter si era rifiutato di intraprendere un percorso di recupero. Joe Biden ha quasi sempre evitato di commentare in pubblico il processo, per non dare l’impressione di voler interferire nela vicenda giudiziaria. Di recente, il capo della Casa Bianca ha affermato che avrebbe accettato il verdetto e non avrebbe esercitato il proprio potere di grazia in favore del figlio. Dopo un fallito tentativo di patteggiamento, inoltre, su Biden junior pende dal dicembre 2023 anche un’altra incriminazione per reati fiscali in California: secondo l’accusa ha eluso almeno 1,4 milioni di dollari in tasse federali tra il 2016 e il 2019.
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