foto da Quotidiani locali
Pronta a partire la sperimentazione di via Roggia chiusa al traffico sul modello di via Manin. La Treviso pedonalizzata e a mobilità lenta inizia a partire da quest’estate. «Una Ztl temporanea sul modello di via Manin» ha ribadito l’assessore Andrea De Checchi durante l’evento di presentazione del Pums, Piano Urbanistico della Mobilità Sostenibile, a Borgo Mazzini chiusa al traffico per l’occasione.
«Prevediamo di iniziare da una chiusura serale e temporanea. Poi ci sono altri progetti di pedonalizzazione che vanno a collocarsi nel medio termine, dopo l’estate. È il caso di Borgo Mazzini, dove ci troviamo adesso, e via Cadorna, in concomitanza con la realizzazione del parcheggio».
Giovedì pomeriggio, Borgo Mazzini è stato chiuso al traffico lasciando spazio a bambini, famiglie, anziani e stand. Una prova accolta con entusiasmo da parte della cittadinanza. Il Pums è anche questo. «Gli interventi sono i seguenti», spiega De Checchi, «le infrastrutture quali il quarto lotto della tangenziale, il Terraglio Est, le grandi opere di viabilità pubblica e alcune di esse in realtà sono già collocate nel medio termine come le rotonde della strada ovest. Nel breve termine invece sono già partiti una serie di interventi notevoli che ci aiuteranno ad arrivare ad una città più pedonalizzata e sostenibile».
L’assessore li elenca: «Il sistema del bike sharing, il trasporto pubblico a chiamata e altri interventi legati alla ciclabilità ordinaria». Al centro anche la questione della sosta a Treviso. «Con la realizzazione dei parcheggi andremo ad intervenire anche sulla mobilità lenta e con i denari che verranno risparmiati con il project financing si procederà con l’ampliamento del park fast di via Foscolo e la risistemazione dei parcheggi di Cantarane e pattinodromo».
Si parte così intanto, ma la ambizione del Pums è quella di creare delle isole di mobilità lenta con precedenza a biciclette e pedoni. Non è la città del futuro «ma è la città del presente», spiega il sindaco Mario Conte, «stiamo applicando tutta una serie di iniziative, già ricordate da De Cecchi, per arrivare ad una città sostenibile a misura di bambino, però, vogliamo farlo migliorando i servizi accessori che servono a fare in modo che questo processo sia un’ opportunità e non una penitenza».
Ad aver fatto scuola sulla città pedonale sono stati gli eventi in città. «Abbiamo visto con la Deejay-Ten quanto è bella la nostra città ciclo pedonale», continua il sindaco, «quella è la direzione che vogliamo prendere: più verde, meno inquinamento, meno macchine, più piste ciclabili».
Da qui la decisione di fare sistema: Mom, Israa, ride movie (l’azienda di bike sharing), il comune di Treviso, la città. Giovedì pomeriggio, l’esperimento in Borgo Mazzini voleva essere molto più di una temporanea chiusura di una strada con stand per bambini ed attività ludiche: «Tocchiamo con mano quello che sta per avvenire. Non è soltanto un idea di città ma è la certezza che sta tutto per avvenire. Bus a chiamata, bici elettriche, pedalata assistita, le colonnine, bambini per le strade, insomma è una città che ci piace; e non escludo un domani di vedere anche il car sharing perché sarà un passaggio naturale come in tutte le grandi città».
Nel corso del pomeriggio, sono state anche premiate le scuole di Treviso che hanno partecipato al concorso “Tutti a scuola a piedi e in bici”: al primo posto la ic3 Felissent, al secondo l’icq Martini e al terzo posto l’ic2 Serena.