CASTEGGIO. Lorenzo Vigo, 40 anni (li ha compiuti ad aprile), sposato dal 2021 con Alice, medico e sindaco in carica, ieri sera era a Reggio Emilia al concerto degli Ac/Dc, il gruppo-cult dell’ hard rock . «Ci vado per scaricare le tensioni elettorali» ha spiegato, subito dopo aver detto che, sul piano musicale, Max Pezzali è «il migliore di tutti, un poeta» . Vigo tra il soft pop di Pezzali e il metal: uomo dai due volti o, forse , lo stesso. Un diesel che, ogni tanto, inserisce il turbo: avvisato chi lo affronta in politica.
La prima volta
«La prima volta che ho votato, a 19 anni, ho votato per me sindaco»: era il 2004. A Casteggio sarebbe stato eletto Michele Manfra (con una civica di centrodestra). Vigo si presenta con la lista “Giovani a Casteggio”. «Lista nata a Capodanno – racconta – si parlava di politica. A un certo punto il mio amico Alberto lancia la cosa: dai, facciamo una lista». Vigo prende lo spunto al volo: la politica ce l’ha nel sangue. Proprio, nel Dna. Suo padre, infatti, il dottor Luigi (che gestisce con l’altro figlio una storica farmacia oltrepadana) è stato, a Casteggio il più giovane segretario d’Italia della Dc. Lo spirito d’iniziativa politica, Lorenzo ce l’ha dentro , al punto che subito dopo l’esordio alle urne, Lorenzo si inventa l’associazione culturale “La Barbatella”. Un’intraprendenza che viene colta da Lorenzo Callegari: il fattore “C” che accomuna Vigo al suo sfidante, Andrea Mussi. Entrambi nelle giunte del sindaco-patron. Politica e dintorni. .Ma tra la musica e la politica, per Vigo, c’è qualcosa di più importante (oltre all’amore per Alice).
[[ge:gnn:laprovinciapavese:14370025]]
Sotto pressione
«Ero alle elementari e già volevo fare il medico», racconta. Sarà il contesto familiare (il padre farmacista, la madre docente), ma Vigo ci mette del suo: la passione. Dopo il classico al Foscolo a Pavia, si laurea nel 2011 in medicina a Pavia. Cardiologia: va negli Usa (in clinica a Minneapolis), poi fa il dottorato alla Federico Secondo di Napoli, quindi lavora al centro cardiologico Monzino a Milano. Infine, una scelta di vita: dal 2020 medico di base nella sua città (abita a Pavia, ma ci torna spesso per lavoro , affetti e mandato elettorale). 2020 ,l’anno del Covid: il suo vero esame di laurea. Vigo, intanto, è anche il sindaco. Ricordi vicini e lontani al tempo stesso. Emozioni forti: «Passavo dal municipio per le riunioni sull’emergenza sanitaria, all’ambulatorio: poi le visite con la tuta, incontrando magari persone che non ce l’avrebbero fatta. Per tutti una parola di sostegno. Ho ancora in testa, un’immagine: una mattina, la piazza di Casteggio deserta, spazzata dal vento». Medico e sindaco, ma si può? «Bisogna tenere le cose ben distanti. In ambulatorio non si parla di problemi della città: per quelli si chiede appuntamento in Comune». Già, il Comune, Vigo vuole tornarci.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:14370021]]
Sigle, ma sottotraccia
La lista che sostiene Vigo è di centrodestra, ma civica. «Niente sigle, ci accomuna la voglia di fare per la città», precisa Vigo. Niente sigle, vero:ma Lega e Fratelli d’Italia si sono mosse per sostenerlo a livello di segreterie provinciali. Arrivano, infatti, da quel campo le novità della lista (che vede la conferma delle fedelissime Raffinetti e Guerci). C’è Valeria Chioda (quota Fdi) che è anche assessore uscente( ha preso il posto a primavera di Mussi dopo la rottura tra i due). Ci sono i tre leghisti: Salvatore Seggio, Raffaella Achille e il mister Omar Albertini. Seggio era il capogruppo di minoranza : proprio questo switch ha provocato lo strappo, con Andrea Mussi che ora sfida Vigo. I due non si sentono più da quei giorni agitati di primavera. Ma Casteggio è piccola città dove alla fine si fa pace a pane, salame e bonardina. Poi ci sarebbe, pure Forza Italia. Vigo è iscritto («il mio comandante è il deputato Cattaneo» dice convinto).Anche Mussi è in Forza Italia, ma non “cattaniano”. A Casteggio, è proprio un derby tra i due: stesso partito, stessa squadra, la Juve. Vigo, sorride. Abituato alla pressione: pare pacato, ma con il rock sottopelle. Pronto a “schiacciare” come quando, da giovane. giocava a pallavolo.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:14370022]]
Risotto e bollicine
Vigo, chef per gli amici. Il suo piatto forte è il risotto, accompagnato da un metodo classico. Per la città ha una ricetta: «Continuità, ma con sorprese e voglia di fare cose nuove». Parola di chi ha girato l’Australia zaino in spalla, con la moglie e di chi, ieri sera, si agitava al ritmo di “Shot in the dark” degli Ac/Dc. Vigo: sembra calmo, ma attenti a quando alza il volume. —
IL PROGRAMMA
Un programma all'insegna della continuità, partendo da una base di lavoro importante. «I risultati di questi cinque anni sono innegabili, ora vogliamo proseguire con tanti progetti, già pronti da attuare»: Lorenzo Vigo corre per la riconferma a sindaco di Casteggio. i
Come vive questo derby con Andrea Mussi?
«E' sempre un dispiacere quando un gruppo si divide, ma le avvisaglie c'erano da tempo. Non credo che si possa parlare di una scelta di carattere amministrativo, anche perché Mussi ha sempre condiviso tutte le nostre decisioni. Riguardo all'accordo con la Lega, penso che l'anomalia fosse vedere la Lega contro di noi, considerando che apparteniamo alla stessa area politica. Hanno apprezzato il nostro operato e ora siamo uniti».
Quali sono i primi impegni in agenda per l'eventuale Vigo-bis?
« Il primo, immediato, sarà l'intervento di riqualificazione delle scuole elementari, con un intervento complessivo da 800 mila euro, di cui 400mila garantiti dal fondo energetico statale e gli altri 400mila già stanziati dal Comune. Era un punto centrale della nostra agenda, ma abbiamo avuto diversi ostacoli che ci hanno rallentato, come l'emergenza Covid e l'aumento del costo dell'energia dettato dagli eventi bellici internazionali».
Sul tema sicurezza come vi muoverete?
«Abbiamo 52 telecamere di videosorveglianza, che sostengono il lavoro di carabinieri e polizia, e le foto trappole, un deterrente molto utile. Difendiamo poi la “zona 30”, con i dossi che tutelano i pedoni in centro e nelle strade più sensibili».
Come immagina la Casteggio del futuro con tre aggettivi?
«Verde, attrattiva e celebre, anche per appeal turistico, storico e culturale. Qui con la battaglia di Clastidium del 222 a.C. , vinta dai Romani, nacque la prima unità d'Italia. Ma nel co ncreto ripenseremo il recupero dell’area Truffi quella della storica rassegna dei vini e spumanti». —
(ha collaborato Alessandro Quaglini)
