PAVIA. È via libera al progetto di riqualificazione dell’ex Neca, fermo da vent’anni. L’ok è arrivato nel pomeriggio di ieri durante l’ultima giunta Fracassi che ha adottato il Programma integrato di intervento, con nuove case che al massimo potranno arrivare a 12 piani, occuperanno 25mila metri quadrati e daranno vita a un quartiere con circa 500 nuovi abitanti e con uno studentato su un’area di 2.500 metri quadri.
Area che Redo Sgr, la società specializzata in interventi di rigenerazione immobiliare ad impatto sociale, a cui Fondazione Banca del Monte e la sua società strumentale Isan srl avevano affidato la trasformazione dell’ex Neca, si è già impegnata a far salire a 5mila metri quadrati, accogliendo circa 250 studenti.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:14369253]]
Un nuovo quartiere
“UnaPavia”, che è il nome del progetto di cui si si è occupato lo Studio Calvi, prevede parchi e percorsi ciclopedonali che si estenderanno su 33.500 metri quadrati, di cui 10mila destinati ad un Parco della Salute, verde pensile per 12.500 metri quadrati, piazze e promenade per altri 12.600, il recupero dell’ex riseria che avrà funzioni private, accogliendo uffici e un centro congressi a disposizione anche del Comune, un albergo. Un progetto - spiegano i progettisti - che mette al centro la valorizzazione ambientale e l’attenzione all’edilizia sociale, soprattutto rivolta alla popolazione universitaria, ma che punta anche a migliorare la viabilità della zona con opere strategiche. Sul piatto ci sono tra i 13 e i 15 milioni di euro di investimenti in oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e in interventi di interesse pubblico.
Fondazione soddisfatta
«Finalmente si è quasi concluso un iter fermo da un anno e mezzo, tanto infatti è passato da quando il progetto era stato applaudito in Consiglio – sottolinea il presidente della Fondazione Mario Cera -. La Fondazione, in tutti questi anni, ha dimostrato di essere attenta alla città che ha bisogno del recupero di quest’area alla quale abbiamo destinato investimenti significativi». Se non ci saranno intoppi, i lavori potranno iniziare in autunno. Il progetto ora sarà esposto per 15 giorni e altri 15 giorni serviranno per le osservazioni. Poi tornerà in giunta per l’approvazione.
Parla l’assessore
«L’amministrazione ha chiesto la realizzazione di un grande parco urbano, oltre a quello lungo il Naviglio, con manutenzioni perpetuamente a carico dell’operatore. Si sono privilegiate le funzioni ambientali evitando altri parcheggi e consumo di suolo. Una scelta di sostenibilità fatta dall’amministrazione che mira a valorizzare i principi di ecologia integrale», aggiunge l’assessore all’Urbanistica Koch, presente ieri in giunta dove i soli assenti sono stati gli assessori Barbara Longo e Antonio Bobbio Pallavicini. Stando alla nuova progettazione, nell’area di oltre 80mila metri quadrati verrà realizzato, su oltre 5mila metri, un parcheggio multipiano sotterraneo con 141 posti auto che sarà ceduto al Comune, al quale si aggiungeranno 110 stalli pubblici.
Il progettista
«Sono stati rispettati tutti i criteri previsti sia dal Pgt vigente che in quello adottato – spiega il progettista Gian Michele Calvi -. La Fondazione, con l’intesa di Redo Sgr, potrà ridurre a 20mila metri quadrati la superficie destinata a edilizia libera, incrementando a 5mila quella convenzionata». Prevista anche la riqualificazione del Navigliaccio e il suo scavalco con una pista ciclopedonale fino alla rotonda del policlinico, oltre a connessioni ciclopedonali con il centro, con una passerella sulla ferrovia.
L’ex riseria sarà un centro congressi
Ad occuparsi del recupero dell’ex Neca è Redo Sgr. Fondazione Banca del Monte aveva conferito l’area a un fondo di investimento immobiliare gestito da Redo Sgr, che si occupa di rigenerazione urbana . Nel progetto sono previsti edifici destinati ad abitazione, ristoranti, spazi di socialità, strutture ricettive, tra cui un albergo e ristoranti, che si estenderanno su 8mila metri quadrati, altrettanto lo spazio riservato al terziario, ma ci saranno anche negozi per complessivi 2.500 metri quadri. Previsto housing sociale e il recupero dell’edificio Mulino, l’ex riseria. Potrà accogliere attività artigianali di servizio attività tecnologiche del settore della comunicazione e dell’informazione, della ricerca e della progettazione, oltre a un centro congressi. Tra le opere previste, la realizzazione di una rotatoria in via Bricchetti e della connessione con viale Brambilla, la riqualificazione del sistema di connessione ciclopedonale con Ponte di Pietra, la sistemazione dell’attuale passerella sul Navigliaccio.
