La App Turismo di Vittorio Veneto? L’applicazione è costata quasi centomila euro, precisamente 98.490, ma dal 2022 gli utenti che l’hanno scaricata sono stati solo 1.272 per Android e 672 per Ios. Esattamente dall’8 settembre 2022 al 21 maggio 2024 Sono stati perciò spesi 50 euro per ogni utilizzatore.
L’app si affianca al portale turistico attuale (www.turismovittorioveneto.it) ed è accessibile da ogni dispositivo mobile, dando così gli elementi utili a pianificare la propria visita in città: è infatti possibile consultare con una certa rapidità tutte le informazioni disponibili sul sito comunale del Comune e su quelli a esso collegati.
L’applicazione funziona su Ios/Android e anche offline. Inoltre è predisposta per quattro lingue: italiano, inglese, tedesco e spagnolo.
Ma evidentemente questo non è stato sufficiente a farne un successo. «Questa App è un fallimento certificato da numeri che non avevamo mai visto prima, perché la giunta Miatto si era ben guardata dal diffonderli», afferma Alessandro De Bastiani, consigliere comunale uscente di Rinascita civica. «Sono numeri inaccettabili nel mondo del web se si considera che con 20 euro investiti in Facebook si ottengono migliaia di contatti. Chi ha voluto questo investimento? La metodologia ricorda l’operazione Teatro Da Ponte: un suggeritore trevigiano manda disposizioni dal partito e in periferia si esegue il desiderata dei vertici trevigiani».
Il sindaco Antonio Miatto non raccoglie quelle che definisce «provocazioni elettorali». «Siamo in presenza di uno strumento utilizzato non solo in Comune di Vittorio Veneto ma in tutto l’hinterland. È appena partito. È in continuo perfezionamento, attraverso specifici e continui aggiornamenti. E al riguardo» precisa, «ci sono dei meccanismi da attivare. Quindi ci vuole del tempo. E ci vuole anche della promozione».
L’App presenta varie funzionalità, tra cui quella di visionare tutta una serie di itinerari tematici, tra storia e cultura, oltre alla possibilità di restare aggiornati, in tempo reale, sugli eventi disponibili in città: questa è la vera novità dell’app.
Sul fronte degli itinerari turistici, nella sezione “Arte e cultura” dell’app è visibile il percorso dedicati ai “Colori della violenza”. Disponibili anche le sezioni dedicate ai “Classici”, alla “Grande Guerra” e ai “Luoghi di interesse religioso”.
Ma insiste il consigliere De Bastiani: «Come ho già avuto modo di mettere in evidenza i contenuti sono a dir poco insufficienti, a volte addirittura imbarazzanti come quando si legge che “Vittorio Veneto è nata per volontà di Vittorio Emanuele II che ha voluto unire i borghi di Ceneda e Serravalle».