[Q] O. Danilovic b. M. Trevisan 6-1 6-2
La proverbiale generosità di Martina Trevisan non basta per cambiare l’esiton egativo del suo primo turno al Roland Garros 2024. Olga Danilovic si impone per 6-1 6-2 in un match impari per le risorse che le due rivali hanno saputo mettere ognuna sul proprio piatto della bilancia. Troppo più forte e più completa la ventitreenne serba: potenza nei colpi da fondocampo, servizio più veloce, lavorato meglio e più preciso. La maggiore statura fisica ha ovviamente aiutato la tennista di Belgrado a gestire le variazioni di ritmo dell’italiana, che non ha trovato il tempo per tentare in qualche occasione in più il back di rovescio per costringere la rivale a cercare in basso la pallina.
La differenza è stata però tale che nulla avrebbe potuto cambiare il finale del match: Trevisan non ha mai smesso di lottare e la sua indole battagliera l’ha portata a togliere la battuta all’avversaria nel quarto game del secondo set, l’ultimo vinto prima del poker con cui Danilovic ha messo nel freezer il passaggio del turno. Diviene così estremamente complicato il cammino nella Race olimpica di Martina, attardata alla posizione numero 85 e bisognosa di un po’ troppi ritiri per rientrare nel giro. Per Danilovic invece il secondo turno le darà come avversaria una statunitense: Collins oppure Dolehide.
“Credevo di potermela giocare in modo differente” – dice Martina al microfono del nostro Vanni Gibertini – “ho avuto le mie chance durante il match ma non ho saputo sfruttarle e il punteggio è quello che vediamo sul tabellone. Ora è così, domani farà un po’ più male rifletterci perché è uno Slam ed è Parigi, con la storia che ha questo torneo”.
Poi il discorso passa sulla stagione nel suo complesso: “il 2024 è finora una annata complicata, inutile negarlo né vergognarsene. Continuo a lavorare anche se i risultati per ora non arrivano; le cose possono però migliorare, non perdo la fede in questo. Ora penso al doppio con Cocciaretto e vediamo come va. Eventualmente gioco a Bari se esco in doppio qui e poi un altro 125 sulla terra prima della stagione su erba”.
Danilovic ha nel kick del servizio e in generale nella potenza del dritto le risorse per aprire le difese della tennista toscana. La serba non inizia nel migliore dei modi con l’efficacia della prima palla e il puntiglioso impegno di Martina la porta a perdere la misura e la direzione del dritto, concedendo così la prima palla-break nel terzo game. La chance sparisce però nella scia del dritto lungolinea vincente della serba.
Non è semplice per Trevisan contenere le sferzate mancine della rivale ma la semifinalista dell’edizione 2022 prova a non stare troppo indietro in sede di risposta e a rallentare lo scambio con pallonetti profondi e angolati che le danno qualche risultato. Nel terzo game arriva però un poker di punti per la giovane belgradese che si costruisce splendidamente lo spazio per colpire con il drive lungolinea. Trevisan non abbandona la tattica già provata ma non ha fortuna nel quinto game, quando manca quattro palle per il controbreak, di cui due consecutive; Olga confida nel suo forcing e tollera alcune imprecisioni pur di soffocare le iniziative dell’italiana.
I risultati positivi sin lì raggiunti danno fiducia alla serba, che ha qualche sbavatura al servizio ma per il resto comanda più agevolmente che non all’inizio; Martina perde di efficacia in contenimento e non sa opporre molto più che colpi di alleggerimento. Sul 5-1 Trevisan in risposta annulla un primo setpoint con un dritto lungolinea che spolvera la riga del corridoio, ma ne deve fronteggiare un altro perché il rovescio lungolinea di Danilovic sposta altrettanta terra rossa del colpo precedente dalla fettuccia bianca. Il servizio vincente che chiude il parziale sintetizza la differenza di velocità di palla tra le due sfidanti: trentasette minuti e cinque palle-break annullate da chi ha vinto.
Trevisan tiene con un certo affanno il primo turno alla battuta: il punto con cui si attarda 15-30 nel punteggio evidenzia gli impacci dell’italiana, che può spingere con il dritto dalla metà campo ma non trova profondità e deve subire il ritorno della rivale, che riesce ad impegnare Martina in un secondo colpo d’approccio e la obbliga all’errore nella volée di rovescio con un robusto passante di rovescio lungolinea. Martina cede il servizio nel terzo game: si impegna in maniera ammirevole ma la solidità della rivale la obbliga a cercare le righe, cosa che riesce a fare con un dritto al volo che ne premia coraggio e forza di volontà.
Danilovic però non molla e vuole riprendere il cammino del primo parziale: il suo buon gioco sopra la spalla disinnesca le variazioni ampie dell’azzurra e la porta alla palla del 2-1, che pesca con una palla corta di Martina che si affloscia in rete. La trentenne fiorentina non è tipa da arrendersi e non smette di opporre con orgoglio quanto ha di meglio i termini di colpi di sbarramento; un minimo allentamento della pressione da parte della figlia dell’ex cestista Predrag le consente uno splendido controbreak, pur favorito da una goffa volée di dritto della giovane rivale che annega nelle maglie del net.
Il piccolo momento di gloria scompare quando Danilovic riprende a spingere e trova quattro game consecutivi durante i quali l’italiana non può che fare da sparring partner: in tre quarti d’ora si perfeziona il 6-2 finale.