Un monito che non è il primo. Il Papa invita i responsabili della pastorale giovanile a far tornare i giovani alla vita «reale». «Noi viviamo in una società che è inquinata dalle fake news, dove i profili personali sono spesso alterati o fasulli, dove si creano identità alternative, il discernimento vuole essere per i giovani un cammino di autenticità: uscire dalle identità artificiali e scoprire la propria identità reale».
Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza ai partecipanti al Congresso internazionale di pastorale giovanile promosso dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.
Per il Papa «si tratta di diventare `veri´ davanti a sé, davanti agli altri e davanti a Dio. Noi ridiamo quando vediamo che le donne si truccano, devono essere belle, per questo si truccano, ma quante volte tutti noi facciamo un `maquillaggio´ dell’anima per apparire quello che non siamo. State attenti a questo. Veri davanti agli altri, davanti a Dio, davanti a noi stessi», è l’invito di Papa Francesco.
«È importante continuare ad ascoltare i giovani. Un ascolto reale, che non rimanga `a metà´, o solo `di facciata´. I giovani non vanno strumentalizzati per realizzare idee già decise da altri o che non rispondono realmente alle loro esigenze. I giovani vanno responsabilizzati, coinvolti nel dialogo, nella programmazione delle attività, nelle decisioni. Bisogna far sentire loro che sono parte attiva e a pieno titolo della vita della Chiesa», ha concluso il Papa.
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