Due incidenti si sono verificati nella giornata di ieri davanti al semaforo che in centro a Villafranca Padovana regola l’incrocio tra via Gomiero e via Piazzola (Sp75) con il suo prolungamento via Roma (Sp12). Un semaforo che da venerdì risulta spento causa di un guasto alla centralina. Fortunatamente si sono registrati soltanto danni ai veicoli e nessuno dei conducenti è rimasto ferito.
Martedì, infatti, il semaforo era ancora spento e si sono verificati i due incidenti a distanza di poche ore l’uno dall’altro.
Il primo scontro è avvenuto al mattino tra un furgoncino frigorifero che viaggiava da via Gomiero in direzione di Campodoro, e un’auto che aveva agganciato sul posteriore un carrellino e che percorreva la provinciale verso Padova. La vettura ha subito un urto frontale, il furgoncino è stato portato via dal carro attrezzi, mentre la Polstrada di Piove di Sacco eseguiva i rilievi dell’incidente. Si stava già scatenando la polemica sui social quando è apparsa la notizia del secondo incidente, intorno alle 17 del pomeriggio: in questo caso sono rimaste coinvolte tre autovetture.
«Nessuno si è preoccupato di trovare un sistema per regolare l’incrocio sino alla sistemazione del semaforo – dichiara il consigliere comunale Luciano Salvò – ed era una conseguenza prevedibile il fatto che si potessero verificare degli incidenti. Almeno nessuno si è fatto male».
«È una negligenza scandalosa lasciare per giorni l’incrocio incustodito – aggiunge il consigliere comunale Roberto Muraro –. Fino a pochi mesi fa avevamo quattro agenti di polizia locale, che avrebbero potuto fare viabilità e controllare l’incrocio: adesso ne sono rimasti solo due e ieri uno era in servizio al mattino e l’altro al pomeriggio e da soli non possono uscire in pattuglia».
Il sindaco Fausto Dorio invece replica: «L’assistenza tecnica, allertata subito, stava lavorando anche ieri a riparare il guasto, causato da un fulmine che nel corso del temporale di venerdì ha messo fuori uso il semaforo, le luci stradali e anche le campane della chiesa. Abbiamo avvisato gli utenti della strada con cartelli e post sui social: diversamente non potevamo fare».