CERVIGNANO. Maxi truffa nel capoluogo della Bassa friulana ai danni di un anziano. L'uomo, che nella mattinata di venerdì 17 maggio si è rivolto ai carabinieri della stazione locale per denunciare l'accaduto, ha spiegato di aver effettuato, nell’arco di diversi mesi, quattordici bonifici, per un totale di 193 mila euro, i risparmi di una vita, a beneficio di una società di investimenti con sede all'estero.
Quando il cervignanese, un uomo di 85 anni, ha provato a chiedere lumi in merito ai bonifici gli è stato risposto che gli investimenti non erano andati a buon fine. Il danno economico non era coperto da assicurazione e pertanto l’anziano ha perduto tutta la consistente somma da lui investita.
All'ottantacinquenne non è rimasto altro da fare se non presentare denuncia ai militari dell’Arma, che stanno svolgendo indagini per ricostruire l’intera vicenda e risalire ai destinatari dei versamenti.
Contattati, i parenti dell’uomo, che in passato si erano già resi protagonisti di un altro investimento non andato a buon fine, hanno preferito non rilasciare alcun commento.
Quello delle truffe finanziarie del “trading online” è un fenomeno criminale estremamente insidioso, soprattutto per l’ammontare del danno economico patito dalle vittime, che va de poche migliaia fino a oltre centomila euro.
Nello schema ricorrente la truffa nasce da un contatto diretto tra la vittima e il truffatore, attraverso piattaforme social, app di incontri, chiamate promozionali ricevute dalla vittima, e, in alcuni casi, chiamate fatte dalla vittima stessa rispondendo ad annunci presenti sui social che promettono lauti guadagni.
Il consiglio delle forze dell’ordine è di non aprire mai le e-mail, non cliccare sui collegamenti o scaricare allegati provenienti da fonti non sicure e non credere alle proposte troppo allettanti.
È importante anche utilizzare sempre password efficaci e aggiungere un ulteriore livello di sicurezza ai propri account online. Il consiglio è anche quello di utilizzare un software antivirus aggiornato e non rispondere a nessuna richiesta di informazioni personali o di password. I truffatori chiedono informazioni o si offrono di fornire assistenza spesso spacciandosi per aziende di supporto tecnico. La raccomandazione è sempre la stessa: rivolgersi alle forze dell’ordine in caso di dubbi.