TRIESTE Un debutto italiano, una straordinaria prima mondiale che la star del musical britannico Bradley Jaden regalerà al Rossetti. Oggi, 18 maggio, alle 20.30, sarà lui il protagonista di un concerto solista con due ospiti speciali come Lucy Jones e Luca Gaudiano (al quale consegnerà stasera il Premio Massimini). Dopo avere conosciuto la città durante l’allestimento e le repliche di The Phantom of the Opera in cui ha interpretato in modo stabiliante il ruolo di Raoul, Jaden torna per una serata speciale.
«Non vedo l’ora di tornare - spiega l’artista -. La città ha ormai un posto speciale nel mio cuore e sono felice che ospiti il mio primo concerto da solista. Sono entusiasta ma anche un po’ nervoso, però avrò con me un talento italiano come Luca e dei musicisti che suoneranno per me. L’idea di tornare in un teatro bello come il Rossetti mi fa sentire davvero felice e onorato di avere questa opportunità».
Come ha scelto i suoi ospiti per questa serata? Siete amici?
«Ho fatto Phantom con Luca e da allora siamo rimasti in contatto. Lui è la prima persona a cui ho chiesto di affiancarmi in questa avventura. Ha una voce straordinaria e sono felice che abbia accettato. Lucy è una delle più apprezzate performer in Inghilterra in questo momento. Abbiamo lavorato insieme in due spettacoli e siamo molto amici. Per me è molto importante avere due artisti come loro sul palco con me. Questo mi rassicura e mi porta a pensare che sarà una bellissima serata».
Qual è una delle prime cose che farà a Trieste?
«Ci resterò davvero poco ma la scorsa estate io e Ramin (Karimloo) andavamo sempre in un negozio in centro a prenderci qualche spuntino e vorrei passare a salutare tutti, anche in palestra, dove ci allenavamo perché sono stati fantastici con noi. Un’altra cosa che desidero fare è andare in giro. Porterò anche Lucy».
Dopo il debutto italiano, questo concerto, con altri ospiti, sarà in scena a Londra, New York e Budapest, dove tutte le date sono sold out. Si aspettava una risposta così?
«Sono rimasto senza parole. Quando Stefano Curti, il direttore organizzativo del Rossetti, mi ha proposto questa sfida, io non ero sicuro di volerlo fare perché non sapevo se qualcuno sarebbe venuto e quando altri produttori hanno scelto di scommettere su di me per le altre date mi sono sentito onorato di poter fare questa esperienza».
Recentemente è stato uno dei protagonisti di “Sondheim’s Old Friends” a Londra, uno spettacolo in cui duettava con un’artista come Bernadette Peters. Come è stata quell’esperienza?
«Avrei dato qualsiasi cosa per farne parte. Ho pregato Cameron Mackintosh di farmi fare l’audizione. Volevo tantissimo imparare e guardare i più grandi performer del teatro musicale ogni sera. Ora qualcuno di loro lo posso chiamare addirittura amico. È stata una di quelle opportunità che non hanno prezzo. Stare tra loro ogni sera, guardarli e godermi le loro performances, ed essere parte di quel cast è stato fantastico, davvero».
Canterà qualcosa di quel compositore per il pubblico italiano?
«Sì, lo farò , voglio portare un pezzo di Sondheim perché è stato davvero importante nella mia carriera. In questo concerto canterò canzoni che ho portato in scena o che mi hanno aiutato nella mia carriera e Sondheim, nell’ultimo anno, ha avuto un impatto enorme su di me».
Come ha iniziato?
«Mia sorella studiava per diventare una cantante lirica e io ho sempre guardato lei. Ancora penso di essere stato molto fortunato ad esser stato nel posto giusto al momento giusto».
Che musica ascolta?
«R&B and Soul. Rilassanti e tonali, sono cresciuto ascoltandole».
Tornerà anche a novembre, interpretando Javert nei Miserabili. È stato un caso o lo ha voluto lei?
«È uno dei miei show preferiti. Quando Mackintosh mi ha chiesto se volevo farne parte ovviamente ho risposto di si perché amo lo spettacolo così tanto. Se posso portare questo spettacolo in posti in cui non lo hanno mai visto è uno dei più grandi onori e spero e so che Trieste non potrà che impazzire per questo spettacolo. Il cast sarà straordinario e io farò loro da guida per la città».
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