foto da Quotidiani locali
Da un avvocato a un altro, sempre al vertice di un importante studio legale meneghino. I partiti di maggioranza in Regione, nel vertice che si è tenuto a Trieste, hanno infatti trovato l’accordo sull’erede di Gabriele Fava al vertice di Autostrade Alto Adriatico: a guidare la newco a capitale completamente pubblico sarà l’avvocato milanese Marco Monaco.
Èd è il tassello più importante, questo, inserito nel mosaico delle Partecipate regionali, che Massimiliano Fedriga e i segretari della coalizione devono comporre da qui ai prossimi mesi.
Stando alla durata dell’incontro di ieri, e ai desiderata dei partiti, non sarà, però, una partita particolarmente facile.
Il vertice e l’accordo
Dopo le dimissioni di Fava, diventate concrete a inizio anno in seguito alla scelta dell’avvocato milanese di lasciare la guida di Autostrade Alto Adriatico dopo poco più di sei mesi per accettare la nomina al vertice nazionale dell’Inps, il centrodestra aveva il compito di trovare un sostituto altrettanto adeguato a guidare il gioiello della corona delle Partecipate.
Al Friuli Venezia Giulia, che dalla nascita della newco detiene il 90,5% delle quote con il restante 9,5% nelle mani della Regione Veneto, spetta la nomina del presidente. Fedriga ha sempre preteso su un nome forte, dal curriculum importante e che potesse essere visto come super partes, in modo tale, cioè, da non entrare in quota ad alcun partito.
Monaco, in questo senso, possiede le caratteristiche richieste. Classe 1971, si occupa, come recita il suo curriculum, di «partenariato pubblico-privato» con particolare riguardo – e non è banale – anche alle «concessioni autostradali».
Non per niente, tra l’altro, nel recente passato tra i vari incarichi di rilievo – dai rapporti con la Banca europea degli investimenti alle collaborazioni con diverse Regioni fino all’Agenzia delle entrate – Monaco si è occupato pure del «supporto giuridico al responsabile unico del procedimento del Commissario delegato per l’emergenza dell’autostrada A4 (presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia)» tramite «la realizzazione della Terza corsia».
Materia, in poche parole, di cui dovrà occuparsi nel prossimi mesi e che, evidentemente, conosce già bene.