C’è un timore che scuote l’associazione “Amici di don Emilio De Roja”, ossia che - a 32 anni dalla morte del prete degli ultimi - la sua figura sia poco alla volta dimenticata persino a Udine e in Friuli, specialmente fra i giovani.
Ecco perché è stata accolta con grande soddisfazione la notizia che il 25 marzo scorso una studentessa udinese, Lavinia Lauber, 22 anni, si sia laureata alla facoltà di Lettere dell’ateneo friulano in “Storia del Cristianesimo e delle chiese” con una tesi incentrata proprio sul sacerdote fondatore della Casa dell’Immacolata: «Don Emilio De Roja: un esempio di fede e fiducia verso gli esseri umani» (relatrice la professoressa Emanuela Colombi).
Sabato, Lavinia Lauber è stata invitata dall’associazione nei locali della chiesa di San Domenico (proprio nel quartiere in cui don Emilio realizzò la sua grande opera educativa dedicando il suo impegno ai ragazzi meno fortunati) dove si è svolta una cerimonia per salutare la studentessa, conoscere le motivazioni che l’hanno indirizzata verso la scelta di dedicare la tesi all’impegno di don De Roja, discutere alcuni aspetti dell’opera del sacerdote e infine offrire alla ragazza un particolare omaggio in segno di apprezzamento del lavoro svolto: una preziosa litografia dell’artista cinese Zhou Zhiwei raffigurante don Emilio, che fu amico del pittore orientale ospitandolo anche nei locali della Casa dell’Immacolata.
Il presidente dell’associazione, Daniele Cortolezzis, dopo aver sottolineato il costante obiettivo del sodalizio di tener viva la memoria di don Emilio, ha chiesto alla neodottoressa cosa l’ha spinta a esaminare nella tesi di laurea proprio la vita e le opere del sacerdote.
«Sono stata fin da subito interessata dalla valenza pedagogica del lavoro di don Emilio e man mano che approfondivo l’argomento mi sono davvero appassionata, anche grazie agli aiuti e alle testimonianze che mi sono stati forniti dall’Associazione partigiani Osoppo e da persone che sono state vicine al sacerdote, come Rosanna Bulfoni e l’attuale parroco di San Domenico, don Francesco Saccavini.
Sono così riuscita a esaminare alcuni documenti inediti, tra i quali i diari tenuti dai collaboratori di don De Roja alla Casa dell’Immacolata e i racconti di persone che in momenti diversi hanno vissuto a fianco del sacerdote». L’avvocato Luca Zanfagnini, uno dei consiglieri dell’associazione, ha ribadito l’importanza di avere un riscontro così importante da parte dei giovani, ricordando anche come gli “Amici di don Emilio De Roja” stiano ancora portando avanti la causa di beatificazione del sacerdote. L’arrivo a Udine del nuovo arcivescovo, Riccardo Lamba, potrebbe dare nuovi impulsi a questa istanza.
Presenti in rappresentanza dell’associazione “Amici di don Emilio De Roja” il presidente Daniele Cortolezzis, il segretario Silvano Tavano, i consiglieri Renato Gottardo, Renato Cantoni, Claudio Romano, Rosanna Bulfoni, Simona Longhitano, Luca Zanfagnini.
