“L’autonomia arriverà a giugno”. Questa la promessa di Matteo Salvini fatta domenica sera, al Bhr Hotel di Quinto di Treviso che ha ospitato la presentazione del suo libro “Controvento - L’Italia che non si arrende”, pubblicato dalla casa editrice Piemme. Di fronte a più di cento persone, il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e leader della Lega ha anche sostenuto la candidatura di Vannacci, affermando: “Se la sinistra può candidare una donna accusata di gravi reati in Ungheria, noi possiamo candidare un generale che difende l’Italia.”
Erano presenti anche i candidati veneti della Lega per le elezioni europee, Alessandro Manera, Arianna Lazzarini e Morena Martini, oltre a figure storiche del partito come Giancarlo Gobbo. "Ci avviciniamo a queste elezioni europee con un’aria diversa rispetto alle ultime politiche del 2022 - ha detto il ministro Salvini - Uscivamo dal governo Draghi a cui sì abbiamo partecipato ma non potevamo lasciare tutto a sinistra e 5 Stelle. Non era il massimo della vita. Qui a Treviso governate bene, in Regione bene, a livello nazionale bene. Ora è il turno dell'Europa, non voglio che sia per metà controllata da islamici e per metà dai cinesi. Possiamo fare riforma autonomia, presidenzialismo, fisco e direi che giustizia. Vannacci? Se la sinistra candida una donna accusata di reati gravissimi, noi perché non candidiamo un generale che difende l’Italia? Intanto, a giugno arriverà l’autonomia!” Dimitri Coin, segretario della Lega di Treviso, ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza della comunità e dell’impegno nel territorio, specialmente durante le amministrative: "Siamo la culla della Lega. Noi siamo prima di tutto una comunità, a Treviso e in Veneto siamo un'esigenza sociale e per questo abbiamo sempre superato le difficoltà, perché viviamo costantemente il territorio. Siamo stati impegnati nel territorio per le amministrative e stiamo andando nella direzione giusta, con una campagna elettorale per mantenere forte la presenza nelle amministrazione che, per noi, sono il front office".
Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta, ha evidenziato la crescita delle sezioni e l’importanza del dialogo tra Salvini e i cittadini: "Ci sono sezioni che stanno crescendo, incontri come questo coinvolgono persone non per forza militanti e il ministro Salvini incontra direttamente i cittadini. Sulla candidatura di Vannacci, spetta agli elettori definire quanto piaccia o meno visto che hanno la possibilità di scegliere. Lascerei sempre parlare gli elettori prima di dare delle sentenze. Io voterò orgogliosamente tre veneti e penso che gli elettori abbiano sempre ragione”.
Sul palco, a fare gli onori di casa, Alessandro Manera, vicesindaco di Treviso: "Grazie ai militanti, grazie al sindaco Mario Conte con cui abbiamo ripreso la città dopo la parentesi del Pd. Per me è un grande orgoglio pensare di andare sul territorio in campagna elettorale e sapere che non conoscerò persone che mi voteranno." Giancarlo Gobbo, figura storica della Lega e ex sindaco di Treviso, ha commentato positivamente su Vannacci, considerandolo un valore aggiunto alla lista, indipendentemente dalle opinioni personali: “Vannacci va bene, è un terzo, è una persona esterna dentro la nostra lista e non è una problema. Si può essere d’accordo o meno, la presenza di uno che è fuori dal movimento è sempre una cosa in più che va bene”.