Sorride Aryna Sabalenka che con il risultato di 6-4 6-2 ha finalmente interrotto la sua striscia maledetta con Dayana Yastremska. La classe 2000 ucraina era a tre vittorie su tre incontri contro la bielorussa, concedendo appena un set. Infatti la prima domanda in conferenza stampa è stata proprio su questo trend negativo interrotto da parte della numero due al mondo: “Ora sono una giocatrice migliore in questo momento. Ho più esperienza, le nostre ultime partite sono state molto tempo fa, quando ero un po’ ad intermittenza. Stavo solo cercando di trovare la mia strada. Ero abbastanza fiduciosa circa questa partita sapendo che avevo tutto per ottenere la vittoria. Sono super felice di aver finalmente vinto contro di lei”.
Di certo non si fermano qui i sogni di Sabalenka che non ha mai nascosto il suo rapporto con la Capitale del Belpaese: “Amo Roma, amo la città. Mi sento a mio agio quando sono qui. Mi piace andare in giro, il buon cibo, ci sono ottimi ristoranti. Mi piace l’atmosfera dello stadio, ogni volta che perdo qui sono molto triste, come se avessi perso in uno Slam poiché è uno dei tornei dei miei sogni. Mi godo sempre il mio tempo qui e voglio sempre restare il più a lungo possibile”.
Sicuramente non poteva mancare la domanda sul cibo, argomento che Sabalenka associa spesso all’Italia: “Il mio piatto di pasta preferito è quella al tartufo, tipo carbonara ma con il tartufo. Mi piace un sacco. Oppure anche una pasta rossa piccante con carne, un’altra delle mie preferite, anche se quasi tutte lo sono. Gelato? Perché me lo fai desiderare? Non mi è permesso mangiare zucchero durante il torneo (ride, ndr). Comunque stracciatella, pistacchio, vaniglia. Li sceglierei tutti, come una grande coppa di gelato, uno spuntino da sogno”.
Tornando al tennis, interessante analisi sulla differenze circa le condizioni del campo tra Madrid e Roma: “È sicuramente qualcosa che richiede tempo, c’è differenza. Madrid è molto più veloce a causa dell’altitudine, la palla rimbalza alta e veloce. A Roma tutto è molto più lento e devi costruire il punto prima di fare il vincente. A Madrid, puoi colpire forte e puoi sempre risolverla al primo colpo. Qui devi costruire il punto”.
Christian Attanasio