TRIESTE Lo storico negozio Centroradio di via Imbriani chiude a fine mese. I due titolari, Roberto Micali e Mauro Visintini, salutano e vanno in pensione, dopo una lunga parentesi di lavoro nel punto vendita.
Micali e Visintini hanno condiviso 27 anni di impegno insieme, anche se l’esercizio commerciale è attivoda prima del loro ingresso, con un’apertura che risale a oltre mezzo secolo fa. Centroradio è stato un osservatorio speciale sull’evoluzione di elettrodomestici d’uso quotidiano, ma anche di telefonia, informatica e altre apparecchiature. E un servizio di riferimento per tante persone, che oltre all’esigenza di un acquisto richiedevano consigli e suggerimenti preziosi, che oggi si fa più fatica a trovare nelle grande distribuzione.
«Abbiamo iniziato la svendita un mese e mezzo fa – spiegano i due soci – e a fine maggio si abbassa la saracinesca. Ci sarebbe piaciuto trovare qualcuno che subentrasse, anche perché questa è un’attività storica, è stato da sempre un negozio di elettronica, pensiamo almeno da una settantina d’anni». La ricerca però è stata vana: «Ci siamo affidati a un’agenzia parecchio tempo fa, purtroppo nessuno si è fatto avanti, anche se contiamo su uno spazio ben avviato, con tanti clienti affezionati. Possiamo immaginare che con la burocrazia esistente, molti siano scoraggiati dall’intraprendere un’avventura simile».
All’interno la merce è scontata, tra lavatrici, frigoriferi, frullatori, tostapane, telefoni, phon, rasoi e tante altre proposte, costantemente aggiornate in passato. «Abbiamo assistito – raccontano Micali e Visintini – a una rivoluzione: pensiamo agli anni Novanta, quando andavano forte ancora i telefoni fissi. Poi abbiamo assistito al boom dei telefonini o ai primi modem. Senza dimenticare i computer da assemblare: ai piani di sopra ne preparavamo uno al giorno nei periodi di maggior richiesta. Andavano forte anche i lettori cd e altri dispositivi soppiantati in poco tempo da cambiamenti repentini e per certi versi epocali».
Ma qualcuno si affaccia ancora nel negozio per chiedere un telefono fisso per casa: «Molti anziani ad esempio, che qui cercano anche un confronto prima di comprare un determinato prodotto. Si parla insieme, si forniscono indicazioni utili, un’attenzione al cliente che è tipica dei negozi più piccoli come il nostro, rispetto alle grandi catene. E sono tanti a scriverci sui social o a dirci che mancheremo. Che non sapranno come fare quando non saremo più operativi».
Tornando indietro nel tempo, gli anni più belli per Micali e Visintini «sono stati i primi, ma solo perché eravamo più giovani – scherzano – perché si è sempre lavorato bene e con soddisfazione. Ci mancheranno il contatto con il pubblico e tutte le richieste della gente. Anche le più strane e particolari, e ne sono tante capitate tante nel corso degli anni».
Molti triestini nelle ultime settimane hanno comprato un po’ di tutto e gli scaffali si stanno svuotando. «Avremo nostalgia di tutto – sospirano i titolari – ma siamo un po’ stanchi. Ma siamo comunque due persone molto attive ed è arrivato il momento di goderci le nostre passioni e gli hobby che prima, con gli orari del negozio, non potevamo curare. Intanto aspettiamo qui fino alla fine del mese tutte le persone che vorranno passare per un ultimo acquisto o semplicemente per un saluto»
