Sorpreso dalla squadra mobile con un panetto di hashish di 100 grammi durante un controllo stradale a Cordenons, in casa a Pordenone deteneva altri 940 grammi della medesima sostanza.
Il diciannovenne Alessandro Bertoli si trova ora ai domiciliari con braccialetto elettronico.
L’arresto in flagranza risale al 29 aprile. Gli investigatori della polizia di Stato, agli ordini del vicequestore aggiunto Andrea Rosato, hanno fermato la Mercedes classe B con due giovani a bordo e hanno mostrato il tesserino.
Bertoli, seduto sul lato passeggero, ha aperto lo sportello ed è sceso precipitosamente dall’auto per darsi alla fuga, spingendo via i due poliziotti e cercando di colpirli con un pugno e una gomitata, ma è stato inseguito, raggiunto e ammanettato.
È stato pertanto denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale: sette i giorni di prognosi per le lesioni riportate dai due poliziotti.
Visto il suo atteggiamento, i detective lo hanno perquisito: nella tasca destra del giubbino aveva il panetto.
La perquisizione è stata estesa alla sua abitazione. In camera da letto è stato rinvenuto quasi un chilo di hashish. Sono stati trovati anche materiale per il confezionamento delle dosi, la pesatura e un dispositivo elettronico per la cottura sottovuoto a bassa temperatura.
La polizia di Stato ha appurato che grazie al dispositivo, cuocendo la droga, avvolta in carta forno e doppio involucro sottovuoto per 48 ore consecutive in acqua calda, si attivano i terpeni: in tal modo il prodotto migliora e diminuisce l’odore della droga, per eludere così i controlli.
Il diciannovenne è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo 20 centimetri (c’erano tracce di hashish sulla lama), una pistola scacciacani priva del tappo rosso e 1.100 euro in contanti. Tutto è stato sequestrato ed è scattato l’arresto in flagranza.
Il pm Monica Carraturo ha disposto per Bertoli il carcere. Interrogato dal gip Milena Granata, l’indagato, difeso dall’avvocato Valentina Arcidiacono, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice gli ha applicato i domiciliari con braccialetto elettronico.
La squadra mobile ha perquisito anche l’abitazione del conducente del veicolo, un 23enne di origine campana, C.A. le sue iniziali: nell’armadio della camera da letto nascondeva 25 grammi di hashish. Il 23enne è stato denunciato a piede libero.
