L’imbarcazione da 10 metri sarà costruita dall’Authority anche con fondi del Pnrr. Verrà usata per attività di monitoraggio ambientale, rappresentanza e security
TRIESTE. Una nave a idrogeno da 10 metri pensata per svolgere attività di monitoraggio ambientale e come scafo di rappresentanza. La costruirà l’Autorità portuale nell’ambito della missione Green Ports del Pnrr. Trieste si è alleata con gli scali di Venezia e Livorno: l’obiettivo è fare massa critica e ordinare a prezzi più competitivi la costruzione di tre imbarcazioni identiche, che possano avviare nei diversi porti la sperimentazione sull’utilizzo dell’idrogeno nella propulsione marina.
Per l’acquisto delle tre unità è previsto un investimento complessivo da 5,7 milioni, di cui 1,9 milioni coperti con fondi Pnrr. Chi sarà il produttore delle imbarcazioni non è ancora dato a sapere perché le gare saranno bandite fra qualche mese. Quello che si sa è a cosa serviranno le navi a idrogeno, che verranno impiegate negli specchi acquei del porto per «svolgere attività di monitoraggio ambientale, campagne batimetriche, verifiche di infrastrutture portuali, attività di security, visite in porto, interventi di soccorso», grazie alla presenza a bordo di ecoscandaglio, sensori meteo e rilevatori per le emissioni in atmosfera e acqua. La barca sarà equipaggiata con una cella a combustibile in grado di erogare una potenza da 100 kilowatt. Alla cella si affiancherà un motore elettrico per la propulsione marina. L’idrogeno sarà stoccato in tre serbatoi capaci di contenere 22 chili di idrogeno, conservato a una pressione di 350 bar: la quantità permetterà di dare alla barca un’autonomia di 14 ore in assenza di emissioni. L’intero processo di installazione a bordo dei serbatoi sarà omologato dal Registro navale e farà da battistrada alla definizione di una normativa di riferimento in materia.
«Questo progetto - sottolinea il presidente dell’Autorità di sistema Zeno D’Agostino - si inserisce in un quadro di progressiva riduzione dell’impatto ambientale delle attività del porto. Il ruolo dell’Adsp e delle sue partecipate è quello di anticipare alcuni fenomeni, facendo da apripista rispetto a una visione che vede nella sostenibilità la leva per lo sviluppo del porto». L’iniziativa farà di Trieste, Venezia e Livorno i primi porti in Italia a possedere un’imbarcazione a idrogeno. Le tre Autorità si sono suddivise i compiti: Livorno svolgerà la funzione di stazione appaltante, Venezia gestirà la fase della fornitura e Trieste si occuperà del collaudo. Il piano si inserisce nella missione Green Ports del Pnrr, che finanzierà l’Autorità portuale di Trieste e Monfalcone anche per la creazione di pannelli fotovoltaici per un totale di 1,8 megawatt, lavori di efficientamento energetico nelle sedi dell’ente e l’installazione di infrastrutture di ricarica per i mezzi impiegati dai terminalisti. Sempre Green Ports metterà a disposizione dell’Authority 13,5 milioni per la creazione di una rete intelligente di distribuzione dell’elettricità, necessaria a mettere a frutto l’uso del fotovoltaico.
L’idrogeno per alimentare la nave sarà prodotto dall’elettrolizzatore che AcegasApsAmga costruirà nell’area industriale dismessa dell’ex Esso, in zona Canale navigabile. L’investimento vale 16 milioni, con conclusione dei lavori entro il 2026 e una produzione annuale fino a 370 tonnellate di idrogeno verde. L’impianto nascerà nell’ambito dell’Hydrogen Valley transfrontaliera, con un impegno di spesa quasi interamente coperto dalla Regione. La multiutility del gruppo Hera installerà l’elettrolizzatore alle spalle del laminatoio Arvedi e nella medesima zona collocherà anche un parco fotovoltaico da 4,7 megawatt, mentre una parte dell’acqua necessaria al processo di elettrolisi arriverà dal termovalorizzatore. Del nuovo hub energetico faranno parte una batteria da 4 MWh, che immagazzinerà l’elettricità prodotta dai pannelli. Dopo l’elettrolisi, l’idrogeno sarà stoccato in un sistema da 2 tonnellate di capacità e distribuito attraverso carri bombolai. Il gas sarà impiegato da Autorità portuale, Adriafer e Trieste Trasporti, per alimentare locomotori e autobus. —