foto da Quotidiani locali
MEZZANA BIGLI. Era prevista ed è arrivata anche la quinta proroga per la data di scadenza di fine-lavori al ponte sul Po della Gerola. La presunta ultimazione delle opere è stata prorogata al 27 giugno, altri due mesi di ritardo che si assommano agli ormai tredici mesi passati. Due sarebbero i motivi dell'ennesima ordinanza emessa da Anas, competente del tratto stradale della SS-755 (detta Gerolese), su accordo della committente dell'appalto plurimilionario (6,6 milioni di euro) che è la Provincia di Pavia.
Due sarebbero i motivi che il sindaco di Mezzana Bigli, Vittore Ghiroldi, ha personalmente accertato con Anas. «Anche se le opere manutentive e di consolidamento al ponte fossero state ultimate – spiega il sindaco –, non sarebbe stato possibile procedere alla consegna dei lavori in quanto il primo dei piloni del fronte lomellino del viadotto è tuttora sotto sequestro da parte degli inquirenti a seguito dell'incidente sul lavoro del 16 febbraio scorso in cui rimase gravemente ferito un operaio caduto da un ponteggio sotto la prima arcata delle otto. L’operaio è finito sul ghiaieto della riva sinistra del Po. L'inchiesta è ancora in corso ed il sequestro tuttora vigente».
Il secondo motivo del quinto rinvio di fine-lavori accertato dal sindaco Ghiroldi non è più la mancata consegna delle giunzioni, finalmente arrivate a destinazione e disponibili, ma il freddo. Si attende che le temperature salgano per permettere la posa delle giunzioni, si stima infatti che sia ideale intervenire tra maggio e giugno. Superato lo scoglio della ritardata consegna dei giunti, la posa affidata nel lotto-2 degli appalti all'impresa Ime (le opere di manutenzione generale era a carico della Comelli) sarebbe insomma prevista a breve. Con i giunti “a pettine” da posizionare tra un'arcata e l'altra al fine di sopportare le dilatazioni dell'impalcato metallico, sarebbe ultimata la componente strutturale dei lavori. All'appello mancherebbero poi le opere di sabbiatura ad alcune strutture metalliche e le successive verniciature, nonché l'installazione dell'illuminazione che oggi è attiva solo su poche arcate. Si attende nel contempo il dissequestro dell'area coinvolta nel grave incidente sul lavoro del febbraio passato. —
PAOLO CALVI
