Ha ucciso un 43enne a colpi di forbici, poi lo ha sfigurato lanciandogli acido muriatico sul volto. Con questa accusa è stata arrestata una 42enne friulana. Il delitto è avvenuto sabato notte a Bicinicco. Ne dà notizia la Procura della Repubblica di Udine, che riferisce anche che è stata la stessa donna a contattare il numero unico per le emergenze 112 accusandosi del reato e chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine e dei soccorsi.
La vittima è Stefano Iurigh, di 43 anni, di Bicinicco (Udine), la donna fermata si chiama Silvia Comelli, di 42, di Reana del Rojale (Udine). Inizialmente si pensava che i due fossero marito e moglie. L’omicidio è avvenuto nell’abitazione di proprietà dell’uomo.
La donna, alla presenza del proprio difensore, si è avvalsa della facoltà di non rispondere alle domande del pubblico ministero, Andrea Gondolo, che ha poi emesso a carico dell’indiziata il provvedimento di fermo. Dopo le operazioni di fotosegnalamento, la donna è stata portata in carcere a Trieste.
Gli investigatori stanno tentando di capire quale fosse il rapporto che legava la donna alla vittima. Inizialmente si era infatti pensato che l’uomo fossero marito e moglie.
Sul corpo del 43enne sono state trovate “numerose ferite da taglio”. L’uomo è stato ucciso ieri sera in una casa al secondo piano di un’abitazione in via Roma a Udine. Per l’omicidio è stata fermata una sua conoscente Silvia Comelli, di 42 anni. È quanto si legge in un comunicato stampa dei carabinieri di Udine. La donna lo avrebbe ucciso con un paio di forbici e poi gli avrebbe lanciato sul volto dell’acido muriatico.
“Il crudele omicidio compiuto da una donna in Friuli, che ha ucciso il probabile compagno con un paio di forbici nel corso di una lite, e poi gli ha lanciato sul volto dell’acido muriatico, ci ricorda quanto poco è conosciuta e dibattuta la violenza domestica agita contro gli uomini. Nonostante questa piaga sociale sia non solo documentata dai fatti di cronaca, ma anche da una ricerca Istat del 2018, da uno studio di Strauss nel 1998 e da un’analisi comportamentale dell’Universita’ di Siena del 2012, si tende a derubricarla e a non darle il giusto peso. Noi continueremo ad informare sulle dinamiche della violenza domestica, a prescindere dal sesso di chi la agisce, auspicando che si possa andare nella direzione di una societa’ piu’ consapevole dove il fatto che anche la donna possa essere non solo vittima ma anche carnefice non sia piu’ un tabu'”. Lo dichiara in una nota la senatrice di Fratelli d’Italia Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale per Fratelli d’Italia del Dipartimento tutela vittime.
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