foto da Quotidiani locali
Dovrà cercare la vittoria con gli uomini contati a causa di sei infortunati, due squalificati, con cinque diffidati da gestire e con qualche bianconero limitato nella tenuta atletica. È per tutte queste difficoltà, indissolubilmente legate tra loro, che Udinese-Napoli si prospetta anche come il primo vero e proprio esame da allenatore in Serie A per Fabio Cannavaro.
Non che la trasferta di Bologna sia stata una passeggiata dopo i venti minuti con annessa delusione in coda contro la Roma, ma è innegabile che “l’esame Napoli” alzi di gran lunga l’asticella delle difficoltà all’Udinese, legate anche al calibro dell'avversario e alle pressioni salvezza che gravano sui bianconeri in chiave psicologica. Pressioni che Cannavaro ha deciso di far scaricare dalla testa dei suoi giocatori al campo, architettando una partita per molti versi simile a quella su cui è stato edificato il punto di Bologna.
La strategia è stata preparata in settimana assieme al fratello Paolo e a Giampiero Pinzi, e punta a tre aspetti fondamentali. Il primo è la compattezza dei reparti, il mantenimento delle giuste distanze che è il presupposto per difendere con ordine e attaccare con più uomini possibile. Il secondo è l’attenzione alla fase del possesso palla all’interno della propria metà campo, là dove il Napoli è specialista nella riconquista alta, e il terzo è la decisione nell’aggressività che l’Udinese dovrà avere in fase di riconquista, cercando di alzare la linea di ricerca palla così come è stato fatto a Bologna, in modo da sporcare le linee di passaggio e rallentare il giro palla avversario, favorendo il recupero.
Sono questi i tre cardini su cui è stata preparata una sfida che dovrà essere affrontata senza gli squalificati Nehuen Perez e Martin Payero, senza gli infortunati Florian Thauvin, Lautaro Giannetti, Sandi Lovric, Marco Silvestri, Enzo Ebosse e Gerard Deulofeu, e con tutti quei diffidati utilizzabili, come Jaka Bijol, Kingsley Ehizibue, Festy Ebosele, Joao Ferreira, Isaac Success, che possono mettere un ulteriore carico di pressione in proiezione Lecce.
Tutti nomi che portano dritti alla formazione, pressoché annunciata e con due sole variazioni rispetto a Bologna, visto che Cannavaro ha deciso di rimpiazzare Payero con Oier Zarraga in mediana e Perez in difesa con Ferreira. Da quelle parti graviterà Kvaratskhelia e Ferreira non sarà il solo ad occuparsene, visto che è stato predisposto un raddoppio con Ehizibue, che giocherà esterno destro. Jaka Bijol e Thomas Kristensen completeranno la difesa davanti a Maduka Okoye.
A proposito, anche a sinistra Cannavaro ha in serbo un raddoppio su Politano, con l’esterno mancino Hassane Kamara che aiuterà il giovane danese, come fatto a Bologna su Orsolini nella ripresa. La mediana sarà completata da Lazar Samardzic, pronto ad alzarsi sulla trequarti assieme a Pereyra alle spalle di Lorenzo Lucca, con Walace e Zarraga pronti a fare da diga nel 3-4-2-1. Poi toccherà ai cambi, con Brenner e Keinan Davis da pescare in corso d’opera, seppur a corto di minutaggio.
