Manca ancora il casello, perché il progetto della Superstrada Pedemontana Veneta possa dirsi finalmente completo. Manca ancora il casello, per sgravare definitivamente quel tratto di Ovest Vicentino, che tuttora soccombe sotto i colpi di un traffico che non conosce sosta.
Venerdì mattina c’è stato l’ultimo taglio del nastro: 1,2 chilometri di asfalto, interconnessione tra l’autostrada A4 e la Superstrada.
«Da oggi si potrà transitare direttamente tra Milano o Verona fino a Bassano del Grappa o Montebelluna, senza trovare barriere di esazione intermedie» commenta, con orgoglio, il presidente Luca Zaia.
Eppure, ancora, manca il casello autostradale: quello che ricadrà tra i territori di Montecchio Maggiore, Brendola e Montebello.
Le stime di chi ci sta lavorando parlano di un’inaugurazione intorno a fine giugno. E allora, sì, il progetto della Strada Pedemontana Veneta potrà dirsi finalmente e definitivamente completo. Con un alleggerimento del traffico tutto intorno. E, contemporaneamente, con il travaso dei mezzi sulla Superstrada, dal cui funzionamento dipende tanto del bilancio regionale – ma questa è un’altra storia.
«Con l’interconnessione stimiamo un aumento del 15-20% del traffico giornaliero» la stima fatta venerdì mattina, all’inaugurazione dell’ultimo miglio, dal presidente veneto Luca Zaia.
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Quando il nuovo casello sarà effettivamente inaugurato, le stime di traffico sono destinate a crescere ulteriormente. Si pensi soltanto all’incremento costante, che si registra incessantemente, ogni mese, da novembre 2023: si è passati da 27,7 mila veicoli nell’arco dei 30 giorni ai 40,5 mila di aprile 2024.
«Parliamo di un'opera che fa risparmiare metà del tempo di percorrenza, che fa inquinare di meno e aumenta la sicurezza. Così chiudiamo un cerchio all'interno del quale si trova una metropoli diffusa da 2 milioni di abitanti e migliaia di aziende. Le grandi associazioni di categoria hanno dichiarato che per il 78% delle imprese la Pedemontana ha un ruolo sempre più importante per il proprio business, in termini di riduzione e ottimizzazione dei tempi di percorrenza, soprattutto per i mezzi pesanti» dice ancora Zaia.
Il prossimo giro di boa sarà rappresentato, appunto, dalla realizzazione del nuovo casello: un investimento –per l’intero svincolo – da 90,9 milioni di euro, con cantieri che si estenderanno su un’area di oltre 339 mila metri quadrati e per i quali sono stati eseguiti 90 espropri.
E un lavoro che non si limita alla realizzazione del casello. Ma che è accompagnato dalla costruzione di due gallerie artificiali a canna unica, lunghe 180 metri, per scavalcare la linea ferroviaria sottostante. Poi, da un’altra galleria artificiale a doppia canna, lunga 100 metri, e a sua volta utile a superare la linea ferroviaria. Ancora, da un viadotto, parte di una rampa di svincolo che collega la A4 alla Pedemontana, lungo la direttrice da Milano a Venezia. Infine, da un sottopasso, per collegare la nuova autostazione di Montecchio Maggiore e la Pedemontana alla A4, in direzione Venezia.
A questo si aggiunga uno spostamento verso sud, per un paio di chilometri, del tracciato dell’attuale autostrada, con un parallelo rifacimento della cavalferrovia.
Quanto invece al casello vero e proprio, questo si comporrà chiaramente di piste, isole e sottopasso, poi di un fabbricato (con un piano interrato) per il centro servizi e di un ampio parcheggio. L’attuale casello lungo la A4 verrà smantellato e l’area sulla quale insiste sarà interamente ristrutturata, per venire adibita a nuovo centro manutenzione.