Dopo quasi tre ore e 15 minuti di una finale che entra di diritto tra le partite dell’anno a livello WTA, Iga Swiatek detronizza Aryna Sabalenka dal ruolo di campionessa del WTA 1000 di Madrid. 7-5 4-6 7-6(9) il punteggio della finale alla Caja Magica: per la polacca il numero 1 del ranking mondiale è sempre più saldo, dal momento che ora ha tremila punti e oltre di vantaggio sulla bielorussa. Rimane, ad ogni modo, il gran numero di emozioni date dalle due giocatrici in un pomeriggio spagnolo che pochi dimenticheranno.
Primo set già di altissimo livello tra le due, che inizia ad accendersi fin da subito, perché le due si scambiano i break nei turni di servizio d’esordio. Nessuna delle due lascia realmente spazio all’altra, con ognuna che prova a imporre il proprio gioco: variazioni e geometrie per l’una, potenza per l’altra. Swiatek salva di gran precisione tre palle del 2-4 Sabalenka, così come la bielorussa spinge da fondo, specie con il dritto, per annullarne due del 4-3 per la polacca subito dopo. Lo spettacolo aumenta all’avvicinarsi delle fasi cruciali, ma proprio qui Sabalenka ha un passaggio a vuoto che le costa l’undicesimo gioco. Swiatek non si fa pregare: 7-5.
Decisamente non priva di rabbia per aver sprecato così il finale di primo parziale, nel secondo la numero 2 del mondo parte letteralmente all’arrembaggio. Certo, dall’altra parte Swiatek non è da meno ed è anche con la collaborazione della numero 1 mondiale che ci sono alcuni punti da cineteca. In tutto questo il servizio si mette quasi diligentemente da parte, dal momento che tra il secondo e il quinto gioco nessuna delle due lo mantiene. La numero 1 mondiale, però, in tutto questo rimane sempre indietro e, stavolta, la potenza della bielorussa fa sì che alla Caja Magica si possa andare al set decisivo.
Mentre il pubblico può decisamente dirsi divertito, perché siamo di fronte al meglio possibile in questa fase della WTA, per Swiatek e Sabalenka le forze in certa misura cominciano a diminuire. Nonostante questo, non ci sono turni di battuta, o quasi, che finiscono senza che una delle due vinca almeno due punti. E, sul 4 pari 30-15, Sabalenka commette un doppio fallo molto pericoloso, al quale però rimedia prontamente per andare 5-4. Sul 6-5, poi, la bielorussa ha due match point non consecutivi: su uno è lei a sbagliare in larghezza, sull’altro è la polacca che non concede niente con servizio e dritto.
Si arriva così a un tie-break che giunge alla soglia delle tre ore, e che per i primi sei punti segue i servizi. Dopo il cambio di campo, però, Sabalenka riesce a prendere metri ed a chiudere con lo smash per il 4-3 con minibreak. C’è però il doppio fallo che riequilibra tutto subito dopo, poi si sale sul 5-5. Il dritto lungo della bielorussa porta Swiatek a match point, cancellato da un ace. La polacca sbaglia di dritto: può chiudere Sabalenka, che però deve cedere gli ultimi tre punti ad una versione deluxe della numero 1, benché l’ultimo sia un errore di rovescio della numero 2. E le immagini di Swiatek stesa sul rosso madrileno fanno il giro del pianeta.
Non c’è tanto da raccontare in termini di numeri, se non dei 121 punti a 116 per Swiatek. C’è semplicemente da rimanere ad ammirare la qualità di due giocatrici che hanno rappresentato, idealmente e con grande capacità, il meglio attuale. E l’hanno fatto dando alla WTA uno spot che l’associazione femminile dovrebbe sfruttare con grande profitto per rilanciarsi in un momento che, cosa nota, è difficile.