Pavia. Curare gli effetti a lungo termine del Covid e le infezioni polmonari gravi usando particolari cellule in associazione al cortisone, per evitare danni persistenti e invalidanti: sono le conclusioni di un lavoro di ricerca svolto al policlinico e pubblicato sulla rivista internazionale Respiratory research. Al centro della ricerca, le cellule stromali mesenchimali: «Servono ulteriori indagini e protocolli, ma la sicurezza della terapia con cellule stromali mesenchimali è stata ripetutamente dimostrata. Il suo potenziale nel trattamento della sindrome da distress respiratorio acuto e nella prevenzione della fibrosi polmonare postinfiammatoria potrebbe rappresentare una nuova strategia terapeutica», spiega Mirko Belliato, direttore della Terapia intensiva cardiotoracica, che ha condotto lo studio insieme alla medica Patrizia Comoli e alla biologa Maria Antonietta Avanzini. Numerosi studi hanno dimostrato che le cellule mesenchimali stromali potrebbero rappresentare un approccio promettente in diversi disturbi polmonari, e il loro potenziale per il trattamento della sindrome da distress respiratorio acuto e la prevenzione della fibrosi polmonare postinfiammatoria (descritta come conseguenza secondaria del Covid) è stato studiato durante la pandemia. Da aprile 2020 ad aprile 2022, sei pazienti con sindrome da distress respiratorio acuto correlata al Covid, ricoverati in terapia intensiva cardiotoracica, sono stati trattati con cellule stromali mesenchimali prodotte dalla Cell Factory del San Matteo, diretta da Patrizia Comoli. Quattro pazienti hanno completato il trattamento e sono stati dimessi dalla terapia intensiva, mentre due hanno ricevuto solo una dose a causa della sindrome da disfunzione multiorgano ed il conseguente inevitabile decesso.
