TRIESTE Ancora danni al Cral e al Ferroviario. Atti vandalici e intrusioni proseguono da settimane. L’ultimo caso in ordine di tempo è il furto del cavo che portava l’elettricità ai due stabilimenti balneari: una linea di rame di circa 600 metri complessivi.
Nella notte tra giovedì e venerdì i vandali sono entrati nuovamente al Ferroviario, distruggendo porte e finestre sistemate dopo le precedenti incursioni. Qualche giorno prima era stato prelevato il pattino del bagnino.
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I due gestori tornano a chiedere controlli nella zona. Il presidente del Ferroviario Claudio Vianello mostra quel che resta del grosso cavo elettrico tagliato di netto: «Serviva all’approvvigionamento per entrambi gli stabilimenti. Chi l’ha preso pensava di monetizzare qualcosa – spiega – ma alla fine non avrà un gran valore. È grande invece il disagio arrecato a entrambi gli spazi che restano senza elettricità». Lorenzo Deferri, presidente del Cral, aggiunge che «è stato avvisato il Comune di Trieste e adesso aspettiamo che ne venga installato un nuovo, immagino da parte di AcegasApsAmga».
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Al Ferroviario, nella notte tra lunedì e martedì, era stato rubato il pattino del bagnino, l’imbarcazione di salvataggio, ritrovata poi rovinata a Barcola, vicino ai Topolini. Nemmeno il tempo di ultimare la conta dell’ennesimo raid, che ieri ecco una nuova amara sorpresa. Ancora vandali e devastazione: «Sono entrati spaccando tutto nella notte tra giovedì e venerdì – racconta Vianello – e hanno preso di mira soprattutto gli accessi che avevamo sistemato da poco, proprio nella speranza di evitare che si ripetessero per l’ennesima volta problemi di questo tipo. Abbiamo chiamato i Carabinieri. Di nuovo».
Non ce la fa più il presidente del Ferroviario, al pari del vicino Deferri, ad alzare la voce per denunciare la situazione. «Considerando i fatti già avvenuti servirebbe un occhio di riguardo per quest’area, invece siamo arrivati al punto che capita di tutto, ormai quasi ogni notte». —
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