Migranti, natalità, candidatura di Mario Draghi alla commissione europea, rapporto Letta, par condicio, legge 194, Telemeloni, 25 aprile, fake news sull’operato del governo. La premier Meloni si sottopone a un fuoco di fila di domande le più disparate durante il punto stampa al termine del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles, dove nel pomeriggio ha incontrato la commissaria von der Leyen. Con molta autorevolezza ha ribaltato le falsità rimbalzate anche sui quotidiani stranieri. Non prima di avere evidenziato, quanto al nome dell’ex Bce, di essere “contenta che si parli di un italiano autorevole”. Ma che questo dibattito “è pura filosofia”. “Sono i cittadini che decidono le maggioranze, per questo non parteciperò al dibattito” sulla possibile nomina di Mario Draghi ai vertici Ue. L’obiettivo è un‘Europa diversa. “Quello che mi interessa è che sia Letta che Draghi, che sono due persone europeiste, ci dicono che l’Europa va cambiata. È questo il dibattito che va fatto”. Ma ai cronisti stavano a cuore altri temi a cui Meloni ha ribattuto punto per punto.
“Non accetto lezioni di democrazia”. Sulla par condicio, sulla preseunta Telemeloni, sulla legge 194 e sul presunto carcere per i giornalisti, la premier ha ribaltato la narrazione isterica della sinistra punto per punto, domnanda dopo domanda. “Ogni giorno leggo delle ricostruzioni surreali. Adesso vogliamo mandare in carcere i giornalisti, quando la proposta che toglie il carcere ai giornalisti per diffamazione è a prima firma Alberto Balboni di Fdi: perché vi comunico che il carcere per i giornalisti per diffamazione c’è. E’ c’è una legge di Fdi che lo sta togliendo”, dice ai cronisti. Ancora. Alla domanda immancabile sul 25 aprile e sul fascismo Meloni ha chiarito e rilanciato: “Lo scorso anno sono stata a deporre una corona di fiori insieme al Presidente Mattarella, come faccio sempre e lo faccio con il massimo rispetto del mio ruolo. Quello che ho detto sul fascismo l’ho detto cento volte. Non penso di doverlo ripetere. Così potete continuare a ripetere che sono una pericolosa fascista e mi aiutate anche: visto che penso che la gente che osserva questo governo si renda conto che gli estremisti stanno da un’altra parte e non al governo”.
“La grande fake news sulla par condicio mi ha molto divertito – sottolinea – . Ho letto ricostruzioni surreali: che si sostenga che voglia controllare la stampa perché il regolamento è rimasto quello che c’era prima. Quindi – invita a ragionare- se voglio controllare la stampa perché il regolamento resta quello di prima, allora chi c’era prima controllavano la stampa? E’ così e lo riconosce anche l’Agcom”. Poi l’isteria di giornata, l’aborto. “Anche questa è una fake news, che poi rimbalza all’estero e tutti a darci lezioni. L’emendamento al dl Pnrr” sui movimenti pro-vita nei consultori “ricalca esattamente il testo della legge 194: la legge 194 lo prevede- scandisce la premier- . Sa cosa penso io? Che in realtà quelli che vogliono modificare la legge 194 siano a sinistra. Perché noi non abbiamo mai chiesto di modificarla. Ma quando chiedi la piena applicazione della legge 194, che è di estremo equilibrio e ben fatta anche sulla prevenzione, ci si straccia le vesti”.
I conisti le chiedono della candidatura alle Europee di Ilaria Salis, per ora frutto di continue smentite. La premier ha ribadito che “la sua eventuale discesa in campo per le europee non cambia nulla rispetto al lavoro che sta facendo il governo” riguardo alla sua detenzione: verrà garantita comunque come è giusto”. Ma conferma che “la politicizzazione della vicenda, come ho già detto in passato, non so quanto possa aiutare il caso in sé”. Alla premier preme ribadire la sua visione di una certa idea d’Europa. “Quello che mi interessa è che sia Letta che Draghi, che sono due persone europeiste, ci dicono che l’Europa va cambiata. È questo il dibattito che va fatto. Anche quelli che fino a ieri ci dicevano che andava tutto bene, oggi fanno i conti con il fatto che le priorità sono altre. Vorrei che la campagna elettorale si svolgesse su queste materie”, ha auspicato la premier.
L'articolo Meloni a Bruxelles: “Fake news su di me e sul governo. Gli estremisti stanno da un’altra parte” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.