Bologna, 12 aprile 2024 – Nella serata in cui si decideva la griglia finale del play-in la Segafredo è arrivata al dunque con muscoli e testa pesanti e con le scorie di sei sconfitte consecutive.
La travolgente vittoria del Taliercio aveva illuso il mondo virtussino che il periodo nero fosse passato, ma gli ultimi quindici minuti della partita di questa sera hanno fatto riaffiorare tutti i fantasmi degli ultimi tempi.
Inizio abbastanza equilibrato con i baschi che riescono a stare a contatto grazie ai rimbalzi offensivi e Bologna che ritrova l’ Hackett dei bei tempi ed un Shengelia che sembra in ripresa, ma che ha subito un grosso problema di falli nei suoi due playmaker, tanto che a metà gara DanyBoy avrà già due falli e Pajola addirittura tre.
I baschi provano a mostrare il loro solito gioco fatto di transizione e tanti 1 vs 1 del folletto Markus Howard, fino a quando dalla panchina non esce Awudu Abass che lo limita tanto che, una Virtus frizzante, grazie anche a Polonara ed un Lundberg che sembra quello delle notti magiche, non prova a scappare e raggiunge il massimo vantaggio sul +11.
Al rientro dagli spogliatoi la gara sembra proseguire come nel primo tempo, ma, a metà terzo quarto, la Segafredo perde completamente il filo da gara e, come nella gara casalinga contro Pistoia, si scioglie come neve al sole, concedendo alla compagine basca di giocare la sua pallacanestro e non riuscendo, in cinque tragici minuti, neanche a fermare la partita o con un fallo, o con un tecnico o con qualunque cosa prendendo il parziale decisivo di 3-19, e bisogna dire grazie a due bombe estemporanee di Dobric e Lundberg nel finale di tempo se la Virtus va all’ultimo mini riposo sul -1.
L’ ultimo parziale vede il solito Markus Howard segnare da ogni posizione, ma la cosa curiosa è capire perché nel secondo tempo non sia mai stato marcato da Abass che tanto bene aveva fatto nella prima parte di gara.
L’ epilogo della gara è abbastanza impietoso e, per certi versi, ricorda il finale di gara contro il Panathinaikos con il solito tagliafuori mancato, stavolta su Matthew Costello, ed il tiro libero mancato da Mickey che spariglia la partita e che porta ad un ultimo attacco confuso ed infelice da parte della compagine bianconera.
Ottimo finale di stagione da parte del Baskonia che con le due ultime vittorie si guadagna un ottavo posto, fino a poche settimane fa, impensabile e che la vedrà, martedì prossimo, affrontare al Pionir di Belgrado il Maccabi.
Altro brutto stop per la Segafredo ed ora qualche domanda bisogna porsela e porla a coach Banchi: perché nel secondo tempo Abass non ha mai marcato Howard? Perché è così restio a togliere Hackett e Shengelia quando evidentemente vanno fuori giri, come nel terzo quarto? E, soprattutto, perchè un ingresso così tardivo di Lundberg nel secondo tempo, quando prima era stato il migliore dei bianconeri?
Ora i bianconeri sono chiamati ad una vera e propria impresa in casa dell’ Efes che è la squadra più in forma del momento e che, probabilmente, non darà scampo ad una Segafredo confusa, come è in questo periodo.
Peccato concludere in questo modo un percorso europeo che nei primi mesi della stagione aveva fatto sognare la Bologna bianconera e che, comunque, ha condotto ad un risultato non pronosticato da nessuno ad inizio stagione.
A questo punto, oggettivamente, l’eliminazione da parte dell’ Efes non sarebbe una tragedia perché permetterebbe al gruppo virtussino di ricaricare le pile in vita del finale di stagione di Lba che è l’unico obbiettivo rimasto per la Virtus.
Un ultima annotazione sulla terna arbitrale, e sul Signor Belosevic in particolare: spero che sia stata imbeccata dai piani alti per non avere alla Segafredo Arena una gara con le pari opportunità o al limite, che il succitato Signor Belosevic sia testimone di nozze di Duzko Ivanovic, altrimenti un arbitraggio così iniquo, vessatorio, e francamente vomitevole dovrebbe imporre a chi governa gli arbitri europei, qualcuno ha detto Gigi La Monica, di intervenire stracciandole i cartellini davanti al naso e mandandola, al limite, ad arbitrare le gare di E-Sport.
Highlights
Sala Stampa
Parziali: 22-21; 31-23; 21-31; 17-20
Pagelle
Iffe Lundberg 7+: è il migliore dei virtussini, gioca un primo tempo sontuoso, ma nel secondo tempo i minuti sono contingentati, anche se difensivamente non offre mai una giocata.
Marco Belinelli 5,5: non trova molto spesso la via del canestro da tre, ma ha l’intelligenza di trovare nuovi spazi. Ha sempre il difetto di scattare in avanti quando gli avversari tirano lasciando la squadra con uno in meno a rimbalzo difensivo, e queste scelte si pagano.
Alessandro Pajola 6: non ho il coraggio di dargli un’insufficienza tale e tanto vessatorio è stato il trattamento che ha subito da parte della terna arbitrale: in solo 11 minuti riesce a distribuire 5 assist.
Ognjien Dobric 5: viene impiegato per limitare Howard, non ci riesce.
Toko Shengelia 5: fino al 25° gioca una buona gara, poi si rompe il tubo che gli porta l’ossigeno al cervello e si incaponisce in 1 vs 5 deleterio e che porta al parziale decisivo per Baskonia.
Daniel Hackett 5,5: gioca un primo tempo di grande spessore poi, anche a causa della mancanza di un rimpiazzo, paga un crollo di lucidità che decide il parziale degli avversari.
Jordan Mickey 6,5: da quasi giubilato, a quasi eroe di serata, gioca buoni sprazzi, ma sbaglia il libero decisivo.
Achille Polonara 6,5: vigile, attento, sempre pronto a vedere il compagno e a prendersi il tiro giusto, si sta confermando sempre più.
Ante Zizic 4,5: incerto e pachidermico nelle movenze.
Bryant Dunston 7: con lui in campo i varchi si chiudono e le spaziature migliorano, ma come per altri giocatori felsinei questa sera per lui vigeva un altro regolamento.
Awudu Abass 7: è il giocatore bolognese col +/- migliore, è l’unico che limita Howard e non si limita al solo tiro da tre, sta reclamando più minuti grazie alle sue prestazioni.
Isaia Cordinier 4,5: è il parente tristo del giocatore di inizio stagione, ma visto il rientro ci può stare, ma dovrebbe avere l’acume di non esagerare e soprattutto mettere i tiri liberi.
Markus Howard 9: semplicemente mostruoso. Dà sempre l’idea di potersi prendere un tiro, e per lui brutti tiri non ci sono, incredibile come regga i contatti.
Sander Raieste 5: spettatore in campo non pagante.
Chris Chiozza 5: Ivanovic lo prova nel primo tempo, vede che non è cosa, e nel secondo lo tiene ben stretto vicino a sé in panchina.
Tadas Sedekerskis 7: mister utilità, è ovunque, si trova sempre al posto giusto e nel momento giusto, altro prodotto sottostimato della grande scolarizzazione cestistica lituana.
Vanja Marinkovic 7,5: a proposito di scolarizzazione cestistica neanche quella serba scherza. Difende, attacca e non ha paura di nulla.
Codi Miller-McIntyre 8,5: inizia molto bene, si riposa un po’ a fine secondo quarto e nel secondo tempo travolge chiunque venga messo sulla sua strada, smazza 7 assist ed esegue due schiacciate tonanti da highlights.
Daniel Diez n.e.
Nikolaos Rogkavopoulos s.v.: neanche due minuti non giustificherebbero una valutazione.
Maik Kotsar 5: soffre tutti i pari ruolo avversari, per fortuna di Ivanovic c’è Costello.
Matthew Costello 8: semplicemente decisivo. Raddoppia, prende nove rimbalzi e soprattutto quello decisivo nel finale, importante, solido e decisivo.
Jordan Theodore n.e.
Chima Moneke 6: il talento c’è, i movimenti pure, non è in una delle sue serate più fulgide ed ha l’intelligenza di non strafare..
L'articolo Turkish Airlines Euroleague #Round34 2023-24: la Virtus Bologna continua a perdere e Baskonia le scippa l’ottavo posto proviene da All-Around.