Prima lo scudetto senior, poi quello junior. Una doppietta firmata Rebecca Mariani, giovane 17enne di Cortina, da qualche anno trasferita a Pinerolo.
Una scelta di vita, fatta per inseguire il sogno di diventare un’atleta professionista nel mondo del curling ed arrivare a giocarsi qualcosa d’importante a livello internazionale. Tra impegni con il club e con la nazionale Junior, Rebecca ha dimostrato tutto il suo talento ed è una delle atlete emergenti del panorama azzurro.
Tanto futuro, ma anche un solido presente culminato con la partecipazione alla Cortina curling cup e la vittoria in finale scudetto contro le più quotate ragazze del Team Constantini.
Rebecca, due scudetti nello stesso anno sono tanta roba, ti aspettavi di raggiungere un traguardo del genere?
«Nel campionato junior volevamo confermare il titolo, ci aspettavamo un bel risultato e siamo riusciti ad ottenerlo. Anche nella serie A avevamo posto l’asticella molto alta. Con obiettivi importanti. Volevamo il podio, ma sicuramente non era prevista la vittoria contro Stefania e le sue compagne. Sono due scudetti arrivati grazie ad un’ottima programmazione della stagione e ad un grande lavoro di squadra».
Questa stagione ti è servita anche per migliorare individualmente?
«Credo di sì, penso di aver fatto alcuni passi in avanti, ma questo non spetta a me dirlo, dovreste chiederlo ai miei allenatori. Sicuramente ci sono tante cose ancora da migliorare sotto vari aspetti. Fondamentale in questo sport è avere tanta esperienza, credo sia ciò di cui ho più bisogno ora».
Avete battuto il Team Constantini, una vittoria così quanto può servire per la vostra crescita?
«Ritengo sia un onore sfidare la formazione di Stefania che al momento rappresenta la nazionale italiana ed una delle squadre più forti del panorama mondiale. Vincere con loro è tanta roba, una grande spinta per migliorarci sempre di più in vista della prossima stagione, un passo importante per la crescita di tutta la nostra squadra».
Cosa manca dunque al tuo team per arrivare al livello di Constantini e compagne?
«Nonostante la vittoria nel campionato italiano rimangono sicuramente più forti e c’è un bel gap da colmare. La chiave sta nel fare esperienza e nel lavorare duramente».
Quale sogno hai per il futuro?
«Sto lavorando per diventare un’atleta professionista nel mio sport. Servono sacrifici, infatti ho seguito mio papà (l’allenatore Marco, ndr) a Pinerolo per costruire un percorso insieme alle mie compagne ed i risultati ottenuti stanno ripagando i miei sforzi».
Pensi alle Olimpiadi?
«Partecipare alle Olimpiadi è il sogno più grande. Ogni atleta spera di arrivarci, sono l’evento più ambito ed importante. Cercherò di dare il massimo per raggiungere questo obbiettivo, senza però trascurare quello che è il mio percorso scolastico».
Se dovessi raccontarci qualcosa di te fuori dal ghiaccio cosa diresti?
«La mia vita è divisa tra sport e studio. Frequento da privatista il Liceo scientifico delle scienze applicate, cercando di conciliare il più possibile i miei impegni. Il resto del tempo mi piace passarlo con i miei amici e con la famiglia».
Parola di Rebecca, promessa del curling italiano che sta sbocciando poco alla volta, senza grandi proclami ma lavorando sodo per inseguire il suo sogno.