carlo e. gariboldi
Il titolo - “È partecipazione” - è un omaggio a Giorgio Gaber e agli anni Settanta, quando fare politica, soprattutto, ma non solo, a sinistra significava condividere, dibattere, prendere parte.
A Pavia quegli anni, sono stati quelli di Elio Veltri sindaco, delle prime giunte Pci-Psi e la mostra che si apre giovedì 18 in Università (aula Forlanini) vuole essere un’occasione di riflessione e conoscenza su un’epoca nella quale in Europa Pavia veniva indicata come un modello e il quotidiano francese Le Monde invitava a dare un premio per l’audacia agli amministratori.
promotori
L’idea parte dalla volontà di un gruppo di persone - Cristina Fraccaro, Stefania Greggio, Saverio Lomartire, Fabio Greggio - che alcuni mesi fa hanno verificato la mancanza di consapevolezza di quelle che sono state le scelte di quella fase storica: il piano regolatore, la viabilità (istituzione della prima isola pedonale, la più grande d’Europa), la cultura (il rilancio del teatro) l’ambiente (la nascita del Parco del Ticino). «Senza dimenticare lo straordinario livello di partecipazione dei cittadini - spiegano gli organizzatori –. I quartieri esistevano da tempo, ma a partire da quegli anni hanno iniziato a contare e incidere».
Non è un’operazione nostalgia: «Nessuno vuole proporre quell’esperienza come una soluzione per l’oggi, ma farla conoscere nel bene e pure nelle scelte che poi si sono rivelate sbagliate». La mostra, che rimarrà aperta fino all’8 maggio è divisa in quattro sezioni.
Quella dedicata all’urbanistica e all’ambiente è curata dagli architetti Alberto Arecchi, Marco Chiolini e Enrico Sacchi, che in diverso modo e con diversi ruoli sono stati interpreti del piano regolatore del 1976 firmato dagli urbanisti Giuseppe Campos Venuti e Giovanni Astengo. Un prg che trasformò radicalmente la città di Pavia. Nella stessa sezione si parla dell’importanza del Parco del Ticino, nato nel 1973 per volere della Regione Lombardia e che è stato altro elemento di innovazione per la tutela del paesaggio e del patrimonio.
Un capitolo a parte della mostra è dedicata a Pavia nel mondo. Ci sono molte fotografie che ritraggono il sindaco Elio Veltri con eminenti figure italiane e internazionali. Al castello Visconteo Eugenio Scalfari presenta il quotidiano “La Repubblica”, con il premio Nobel per la pace Betty Williams; esuli delle dittature come Alexandros Panagulis; la figlia e la moglie del presidente cileno Salvador Allende.
gli incontri
Dopo l’inaugurazione di giovedì 18 aprile (ore 18, con proiezione del video “È partecipazione - Io c’ero”) sono in programma tre incontri. Il 23 aprile dedicato al Prg del 1975; il 30 aprile su Informazione, comunicazione e partecipazione e il 7 maggio sulla cultura, in particolare sul teatro Fraschini.
collaboratori
Hanno collaborato alla realizzazione della mostra. Sezione urbanistica e ambiente: Alberto Arecchi, Marco Chiolini, Enrico Sacchi. Voce ai cittadini: Stefania Greggio, Carla Torselli. Pavia nel mondo: Fabio Greggio, Patricia Veltri. Pavia Cultura: Cristina Fraccaro, Saverio Lomartire, Massimo Teoldi. Il progetto grafico è di Vince Cammarata- Fosphoro.
