Cento vigili del fuoco, sommozzatori della Guardia di Finanza ma anche droni acquatici dei carabinieri, gommoni e palombari. Sono tanti i mezzi e le risorse impegnati nelle complesse operazioni di ricerca dei quattro dispersi dell’esplosione di martedì nella centrale idroelettrica dell’Enel di Bargi sul bacino di Suviana. Le operazioni sono iniziate subito dopo l’incidente. Otto persone sono state riportate in superficie poco dopo: cinque feriti e tre cadaveri. All’appello però mancano ancora quattro persone investite dall’esplosione durante il collaudo del secondo gruppo di generazione.
L’esplosione ha causato il crollo del solaio tra il piano -9 e -8 della centrale, mentre l’acqua del lago ha cominciato ad invadere gli ambienti. “C’è un problema di pressione dell’acqua, che al momento è monitorata e ha riempito il nono e decimo piano”, ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Bologna, Ettore Bramato. Tra i soccorritori ci sono anche i sommozzatori dell’Arma e sono in azione anche i droni acquatici dei carabinieri, di varie dimensioni. Anche quattro sommozzatori speleosub dei Vigili del fuoco di Vicenza e Venezia hanno raggiunto la notte scorsa la diga di Suviana per partecipare alle attività di soccorso. Sul posto, sono presenti team Urban, search and rescue, sommozzatori, unità Speleo alpino fluviali, squadre ordinarie ed esperti topografi dei Vigili del fuoco. Gli interventi avvengono anche via lago con i gommoni. Da Bologna sono in arrivo delle idrovore per ridurre la presenza di acqua negli ambienti.
“La situazione è molto difficile, l’acqua sta salendo già da ieri. Stiamo rimodulando l’intervento solo per i nostri sommozzatori: dobbiamo capire insieme ai tecnici dell’impianto cosa sta succedendo, da dove entra l’acqua e quali sono le condizioni di sicurezza per i nostri uomini che sono al di sotto al livello del lago”, ha spiegato Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. “Noi abbiamo ispezionato la parete esterna e la struttura non ha problemi visivamente””, ha aggiunto il Luogotenente Giovanni Cirmi, comandante dei sommozzatori della Guardia di Finanza di Rimini, anche loro operativi sul posto.
L'articolo Droni acquatici, palombari e gommoni: i mezzi e le risorse in campo per cercare i dispersi nella centrale di Bargi proviene da Il Fatto Quotidiano.