Mentre entriamo sempre più nel vivo del Masters 1000 di Miami, la stagione 2024 sta iniziando a darci risposte importanti. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz stanno sempre più diventando i protagonisti del tennis mondiale, mentre Novak Djokovic non ha la minima intenzione di abdicare. Alle loro spalle tanti protagonisti di altissimo livello. Da Daniil Medvedev a Alexander Zvereve, passando per Holger Rune e via via tanti altri.
Momento ideale per ascoltare Ivan Ljubicic e fare il punto della situazione. Iniziando proprio da Jannik Sinner che, dopo 19 vittorie di fila (inclusi Australian Open e Rotterdam) ha ripreso il suo cammino a Miami. Rilanciarsi dopo il ko di Indian Wells contro Carlos Alcaraz: “Ma le prime due partite ci hanno detto che non è stato un problema. Si trattava solo di resettare e ripartire, e lui aveva già dimostrato di saperlo fare: dopo aver perso la finale del Masters a Torino a novembre, ha vinto 19 partite di fila e il primo Slam della carriera. Lui impara dalla sconfitte, non si deprime perché ha perso“. (Fonte: Gazzetta dello Sport).
Alcaraz sembra avere le chiavi per mettere in difficoltà l’altoatesino: “Dall’altra parte della rete c’è sempre un avversario, non dimentichiamolo. E nel caso di Alcaraz, si tratta di un avversario che ha già vinto due Slam a vent’anni. Sono pochissimi i giocatori che possono mettere in difficoltà Sinner, e non è detto che la tattica vincente di Indian Wells dello spagnolo porterà gli stessi frutti in futuro, perché Jannik avrà trovato gli adeguamenti“.
Jannik cosa dovrà fare per vincere di nuovo contro il murciano? “Semplicemente rimanere se stesso. Jannik ha ancora margini di miglioramento e non ha bisogno di snaturarsi: dovrà semplicemente affinare i dettagli del suo gioco. Ormai è un super giocatore, gli altri per batterlo devono trovare le chiavi giuste in modo prolungato. In quanti tuttavia hanno questa qualità?”.
Dopo una lunga pausa di risultati è tornato Carlitos. “Non sono sorpreso. Si è visto che ha studiato, contro Sinner la sua scelta di rimanere lontano dalla riga di fondo per poi avvicinarsi ed essere aggressivo ha funzionato alla grande. Io credo che in questo momento, in attesa di capire come sta Djokovic, Alcaraz e Sinner siano davanti a tutti gli altri e lì resteranno anche nei prossimi anni. Saranno i punti di riferimento“.
Ultima battuta su Novak Djokovic. Ko a Melbourne contro Sinner, quindi contro Nardi a Indian Wells prima del forfeit di Miami. Cosa sta succedendo al fuoriclasse serbo? “Il suo è un problema psicologico, di certo non ha disimparato a giocare a tennis. Indubbiamente Nole deve avere il fuoco dentro, altrimenti gli manca qualcosa. Ma sono convinto che con l’avvicinarsi dei suoi veri obiettivi di stagione – Roland Garros, Wimbledon e Olimpiadi – saprà risollevarsi”.