Una lamentazione continua. Il sindaco di Bari Decaro e la sinistra stanno facendo un piagnisteo. Frignano per l’invio della commissione d’accesso. E poi si lamentano che la commissione inviata dal Viminale non è imparziale. La motivazione è lunare. Tutta colpa dello “zio di Sicilia”. Fra i nomi inseriti nella terna giudicatrice c’è infatti anche il catanese Claudio Sammartino, che sta già subendo un “massacro” mediatico oltreché politico da parte di Repubblica e Fatto. Perché? Perché si tratta dello zio di Luca Sammartino, parlamentare regionale siciliano ex Pd ma ora della Lega. Capito? Per questa parentela a sinistra vedono la cosa come il fumo negli occhi, ritenendo il commissario improvvisamente non imparziale. Si è subito risentito Andrea Orlando che su X ha espresso il suo disappunto: “Non c’era nessun altro?”. Sbertuccia in un articolo godibilissimo la rabbia del sindaco Decaro e il coretto della sinistra Salvatore Merlo sul Foglio oggi in edicola.
Il caso Bari sta regalando perle di comicità inaudite. Salvatore Merlo ricorda a Decaro, a Orlando e compagnia il curriculum vitae del nipote del prefetto inviato da Viminale a fare luce sul caso Bari. Quando Claudio Sammartino “veniva nominato dai governi di centrosinistra commissario dello Stato per la regione Sicilia, cioè dal 2016 al 2018, suo nipote Luca non stava nella Lega, ma era un eletto del Pd. Non solo- prosegue Merlo nell’articolo “Lo zio di Sicilia”-: il nipote del prefetto era uno dei maggiorenti catanesi del Pd”. Quando lo zio Claudio Sammartino divenne prefetto di Catania, suo nipote Luca fu uno dei più abili raccoglitori di preferenze nella Sicilia orientale”. Morale della favola: “Se hai un nipote nel Pd sei imparziale”. Se lo stesso nipote passa alla Lega, imparziale non sei più”.
Ridicolo ma vero. Si fa beffe di questa ridicola lamentazione che vede una correlazione zio-nipote il vicedirettore del Foglio: “”E’ ovvio che tra zii e nipoti ci sia sempre un’assoluta corrispondenza di inclinazioni”, se la ride. Lo sanno tutti…”. E rispondendo al tweet di Orlando che si chiedeva ironicamente se la nomina di Claudio Sammartino non fosse un caso di omonimia, scrive: “Se non è un omonimo, l’onorevole Enrico Letta, nominato segretario del Pd, che ho conosciuto come un ottimo presidente del Consiglio, è il nipote di Gianni Letta, braccio destro di Berlusconi, Non c’era nessun’altro?”
L'articolo Decaro e la sinistra frignano: il prefetto non è imparziale perché suo nipote non è più del Pd… sembra essere il primo su Secolo d'Italia.