Davide Possanzini alla vigilia della sfida al “Briamasco” (il 23 marzo alle 14) vive emozioni diverse: la felicità per il ritorno in panchina dopo tre turni di squalifica, la foga di spingere la squadra alla vittoria contro un avversario tosto ma anche l’apprensione per quanto accade fuori dal campo, che sfocia in un appello alla tifoseria a non creare disordini a Trento.
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Al primo posto come sempre c’è il campo, che in questo caso significa Trento-Mantova. «Sarà sicuramente una partita difficile – spiega il mister – perché sappiamo che il Trento è una buonissima squadra, che con Baldini in panchina si è sistemata anche sul piano dei risultati. Bisognerà fare attenzione perché loro stanno giocando bene e facendo risultati, sono molto quadrati. Noi, però, di motivazioni ne abbiamo abbastanza e ci stiamo preparando bene per fare le cose che abbiamo fatto finora. Tutto ciò che abbiamo dentro lo dobbiamo buttare in campo, io sono fiducioso».
Sarà sicuramente
una partita difficile
perché sappiamo
che il Trento
è una buonissima squadra
Stavolta, fra l’altro, dopo tre gare seguite in tribuna, Possanzini potrà tornare a dirigere la squadra dalla panchina: «Meno male – sorride il tecnico – perché queste settimane le ho vissute male, in castigo e ho capito la lezione. Da fuori ti senti impotente, non puoi interagire con i giocatori e con lo staff. Anche se c’è da dire che lo staff in queste tre partite ha lavorato alla grande come sempre e che i giocatori hanno dimostrato responsabilità e maturità, facendo le cose bene. Questo è il sintomo che le gara non le prepariamo in campo ma durante la settimana e che i calciatori in questo sono coinvolti sempre al 100%. Per cui a livello personale sono contento di essere in panchina, ma anche se non ci fossi la squadra saprebbe cosa fare».
Un dato della vigilia è abbastanza curioso: il Trento, vincitore all’andata al Martelli (1-0), è l’unica squadra che finora il Mantova non ha battuto in questo campionato: «Ricordo bene quella partita – dice Possanzini –ci fu un errore in uscita e subimmo gol ma la prestazione fu ottima, in linea con quelle offerte durante tutto il campionato. Non cerchiamo rivincite, l’unica cosa che conta sono i tre punti, importantissimi per il nostro cammino. Dobbiamo affrontare la sfida con la massima lucidità e con altrettante determinazione».
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Uno dei temi principali della settimana, però, è quello che riguarda i tifosi biancorossi, ai quali dovrebbe essere vietata la trasferta ma che annunciano la loro presenza all’esterno del “Briamasco”. «È un casino –commenta Possanzini – in merito sinceramente non so che dire. Se posso esprimere il mio pensiero è che i tifosi mantovani prendano qualsiasi decisione con responsabilità. Si può anche andare a Trento all’esterno dello stadio ma senza fare casino, perché poi non vorrei che ci fossero conseguenze. Soltanto l’idea che succeda qualcosa e che poi magari chiudano la nostra curva per le gare successive… ».
Ai tifosi chiedo razionalità
e di stare tranquilli,
perché dopo Trento
ci saranno altre 5 partite
e abbiamo bisogno di loro
«Sarebbe deleterio, perché in questo momento abbiamo bisogno di qualsiasi cosa ci aiuti a vincere e il pubblico è un fattore determinante – avverte il mister – Naturalmente preferiremmo giocare a Trento davanti ai nostri tifosi, ma se così non sarà dovremo comunque concentrarci sul campo e pensare che certe cose sono più grandi di noi. Ai tifosi chiedo razionalità e di stare tranquilli, perché dopo Trento ci saranno altre 5 partite e abbiamo bisogno di loro».