foto da Quotidiani locali
Un nuovo simbolo che parte da quanto si è fatto negli ultimi dieci anni e richiama il borgo storico per confermare la sua disponibilità a guidare ancora il paese di Agliè. Marco Succio si conferma come candidato a sindaco di Agliè prima di tutto, stesso nome ma simbolo rinnovato per la corsa al terzo mandato consecutivo.
«Dopo due mandati da sindaco e uno da assessore, la scelta di chiedere nuovamente la fiducia dei miei concittadini per un nuovo mandato non è stata semplice e neppure scontata - commenta Marco Succio nel corso della conferenza stampa svoltasi lunedì 18 al liquorificio L’Alchimista di Agliè, paniere delle produzioni locali del territorio -. Qualsiasi cosa un cittadino possa dire o pensare sul funzionamento del nostro Comune mi riguarda in modo diretto. Se c’è qualcosa che ad Agliè non funziona o è ancora da sistemare non c’è dubbio che dipenda dalla nostra amministrazione. La mia speranza, ma anche ciò che mi fa stare tranquillo, è che siano molte di più le cose positive rispetto a quanto ancora c’è da sistemare». Voglia di fare, entusiasmo e il supporto della gente sono stati il motore di questi due mandati: «Le leva che hanno sempre mosso me e i miei collaboratori sono un sincero amore per Agliè, l’interesse autentico nel vedere questo paese crescere, e la passione che ha mosso ogni nostra azione - continua il sindaco -. Non mi candiderei se non avessi un autentico e rinnovato entusiasmo. Sono convinto che sia necessaria una vera voglia di impegnarsi per portare Agliè verso il progresso e la crescita. Oggi mi muove la voglia di portare avanti ciò che abbiamo costruito fino a qui e di mettere a frutto le competenze e l’esperienza, perché nuove possibilità si possano concretizzare. Siamo disposti ad andare avanti senza paura e con l’entusiasmo che non ci ha mai abbandonati, con responsabilità e con la voglia di fare del nostro meglio perché Agliè diventi il paese che per dieci anni abbiamo immaginato e costruito».
A fare la differenza è sempre stata la squadra: «Un detto recita “squadra che vince non si cambia”, ma a questo vogliamo aggiungere che la squadra deve crescere, rinnovare il proprio entusiasmo e capire dagli errori fatti come continuare a vincere. Una parte delle persone che mi affiancheranno sono già con me in amministrazione, esperte e consapevoli, altre sono nuovi inserimenti, tra cui alcuni validi giovani che siamo sicuri porteranno entusiasmo, idee nuove e tanta voglia di mettersi in gioco. Io e la mia squadra, se riconfermati porteremo avanti tutte le relazioni istituzionali consolidate, i tavoli di lavoro già avviati, i progetti di sviluppo sul lungo termine, i lavori non ancora conclusi e, al contempo, lavoreremo a nuovi progetti tesi a migliorare e a far crescere il nostro paese, costruire relazioni nuove e sempre più solide, migliorare i servizi esistenti e crearne di nuovi dove necessario. Insieme ai cittadini, ascoltando e rispondendo nel miglior modo possibile a bisogni reali».