Spegnerà le 19 candeline solamente l’8 maggio prossimo, ma Oliver Bearman il suo regalo di compleanno (meritatissimo) se l’è già fatto. Il destino gli ha messo nelle mani l’occasione della vita, e lui l’ha colta nella maniera migliore. Con la tranquillità di un veterano. Con la qualità del predestinato. Salire su una Ferrari è il sogno di ogni pilota a livello mondiale, farlo nel corso di un weekend di gara, come si suol dire, non ha davvero prezzo.
L’indisposizione di Carlos Sainz ha fatto sì che Oliver Bearman venisse catapultato sulla SF-24. Il termine catapultato è assolutamente calzante. Il giovane inglese, infatti, è stato chiamato in fretta e furia nel corso della mattinata del sabato del Gran Premio dell’Arabia Saudita. Strappato al suo campionato di F2. Pronto per FP3 e qualifiche. Senza nemmeno un momento per pensarci. E, effettivamente, non si è fatto prendere dall’emozione.
Dopo aver fatto esperienza nei sessanta minuti del turno mattutino, nelle qualifiche ha subito fatto vedere di che pasta fosse fatto, mancando la Q3 davvero per un soffio, a favore di Lewis Hamilton. Non certo uno qualunque. Oggi in gara, poi, il pilota del Cavallino Rampante, ha fatto addirittura meglio, chiudendo in settima posizione. Lo scriviamo nuovamente: settima posizione.
F1, inesorabile doppietta Red Bull nel GP di Arabia Saudita. Leclerc sul podio, bravo Bearman
Qualcosa di incredibile e impensabile. Un ragazzino di appena 18 anni è stato in grado di conquistare punti pesanti su un tracciato difficilissimo come quello di Jeddah, tenendo testa a rivali di altissimo livello, riuscendo anche a non soffrire troppo dal punto di vista fisico. La pista saudita è molto richiedente a livello di collo, ma Bearman è stato comunque in grado di chiudere alla grande. Un weekend che rappresenta una vera e propria “gemma” per il pilota inglese che, ora, potrà tornare in F2 con la testa alta. Anzi altissima. Consapevole, però, che per il suo approdo in F1 è solamente questione di tempo.