foto da Quotidiani locali
Anche quest’anno Conegliano è definitivamente davanti a tutti (sesta volta di fila, ottava nella storia) e addirittura con tre giornate di anticipo. La classifica non è più un problema e col biglietto di accesso alla prossima Champions League già in tasca, le pantere mostrano uno dei volti più costanti e brillanti della stagione Novara resiste solo un set, ma deve fare i conti con l’infortunio di Markova. Le ospiti sono parse a tratti arrendevoli e poco incisive. Alla fine è un’altra festa, che spinge indietro in classifica anche la terza delle avversarie più accreditate.
I sestetti sono quelli annunciati e previsti, con le migliori formazioni possibili scelte da Santarelli e Bernardi. Da una parte Wolosz, Haak, Plummer, Cook, Fahr, Lubian e De Gennaro, dall’altra Bosio, Akimova, Markova, Bosetti, Bonifacio, Danesi e Fersino. Tra le pantere torna a disposizione Squarcini, mentre Chirichella, a cui un tifoso novarese dedica uno striscione tricolore, resta in panchina. Il Palaverde, con qualche ampio vuoto, specie in curva sud, acclama Mister Secolo con uno striscione affettuoso. L’avvio di gara è caratterizzato da alcuni errori gratuiti da entrambe le parti. Conegliano trova un paio di break, ma Novara resta incollata con Akimova e Bosetti (6-5). Fahr chiude un primo tempo, servitole da Wolosz con una delle sue solite magie. Cook usa con la consueta bravura il muro avversario, mentre quello delle pantere inizia a salire di qualità. Un ace di Lubian, con svirgolata di Bosetti, vale il 13-9, poi tocca ad Haak chiudere due combinazioni da manuale, sostenute da ottime difese di De Gennaro. E’ la rotazione con Wolosz al servizio che chiude il primo set. Sul 18-10 si infortuna Markova alla caviglia destra per uno scontro fortuito con Fersino. I muri di Fahr, Haak e Lubian arrotondano il punteggio.
Con Buijs in campo e il muro gialloblù meno aggressivo Novara mette per la prima volta la testa avanti dopo il cambio campo (7-9). Gli errori sono praticamente azzerati e la gara sale di livello e di intensità. Calano le percentuali di Haak, non così quelle di Cook che risponde colpo su colpo ad Akimova. Le ospiti allungano fino al 10-14, anche col primo punto di Danesi. Conegliano non riesce ad adattarsi al nuovo ritmo e si lascia andare a qualche distrazione in seconda linea. Sul 12-16 Santarelli chiama timeout per alzare l’intensità e provare a ricucire. Rispondono Haak e Cook (17-18), poi Akimova cicca un pallonetto che fa 19 pari. Conegliano ritrova anche Plummer, Novara commette qualche errore in più. Il finale è un bel punto a punto, degno della sfida fra prima e terza. Un attacco fuori di Buijs e un muro di Wolosz su Bosetti sono gli scambi che esaltano il Palaverde. Haak chiude il set con altri 8 punti, tanti quanti nel primo parziale.
Le pantere restano superiori nelle percentuali, come sarà poi anche a fine gara, con differenze anche a doppia cifra nei confronti delle piemontesi. È quasi una formalità il finale, dove le pantere sono brave a non alzare mai il piede dell’acceleratore. Novara quasi rinuncia a giocare e va sotto quasi subito nel punteggio. Il popolo gialloblù festeggia e inizia i cori finali di acclamazione quando si capisce che la pratica si sarebbe chiusa velocemente. Ora c’è il tempo (poco) di respirare e prendere la rincorsa verso la sfida contro l’Eczacibasi (sabato c’è Vallefoglia). Il titolo europeo è l’obiettivo principale, quello da non sbagliare.
