UMAGO Ancora senza esito le ricerche dei due pescatori di Umago scomparsi martedì dopo essere salpati in condizioni di mare molto agitato, con la prua puntata verso Parenzo. Alle operazioni di ricerca partecipano anche motovedette italiane in quanto si ritiene possibile che la corrente e il vento abbiano spinto oltre il confine marittimo la barca: si tratta di un piccolo natante, di circa sei metri di lunghezza.
Il pescatore di 55 anni, il proprietario della barca, e un altro uomo che lo doveva aiutare nelle operazioni di pesca erano salpati martedì mattina intorno alle 4 con il mare agitato; anche altri pescatori avevano preso il largo, ma con imbarcazioni di dimensioni maggiori.
Secondo alcune testimonianze, il piccolo motopesca sarebbe stato visto per l’ultima volta intorno alle 10.30, mentre imbarcava acqua essendosi inclinato su un fianco a causa dello scivolamento a lato di uno dei contenitori delle reti. Visto che i telefonini erano muti e i due uomini non erano rientrati entro l’orario concordato, i familiari qualche ora dopo hanno lanciato l'allarme.
Il ministero croato del Mare, Trasporti e Infrastrutture ha riferito che le ricerche sono iniziate intorno alle 17 con la partecipazione delle motovedette della Capitaneria di porto di Pola, assieme agli agenti della Polizia aeroportuale e marittima di Pola, Fiume e Zara nonché degli stessi pescatori della zona. Come ha raccontato il pescatore salvorino Danilo Latin, i colleghi sono dovuti rientrare presto in porto a causa delle onde impetuose; e per le stesso motivo intorno alle 20 sono rientrate anche le motovedette.
Mercoledì mattina le operazioni sono riprese, ed è stato impiegato anche un aereo messo a disposizione dalla Guardia costiera croata mentre si alzava in volo pure un elicottero, ma senza esito.
Nella conferenza stampa tenuta nel pomeriggio il capitano della Capitaneria di Porto di Pola Dolores Brenko Skerjanc ha affermato essere molto probabile che l'imbarcazione sia finita nelle acque territoriali italiane, spinta dalla tramontana e dalle correnti. «Della scomparsa dei due pescatori istriani - ha precisato Skerjanc - sono state informate le stazioni della Guardia costiera di Venezia e di Trieste che hanno provveduto subito ad allertare le loro unità di ricerca sia in mare che dal cielo». Motovedette della Guardia Costiera sono partite infatti sia da Trieste che da Venezia, città quest’ultima dalla quale si è alzato anche un elicottero. Sono stati allertati intanto anche i pescatori della sponda italiana dell’Adriatico. E intanto anche ieri a Umago tutti sono rimasti in attesa di avere delle notizie.
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