A fine estate aveva impugnato gli esiti dell’esame di Stato, sostenuto al termine del ciclo di studi superiori al liceo scientifico Marinelli, per la mancata attribuzione del punteggio integrativo: il Tar del Friuli Venezia Giulia le ha dato ragione e ora la studentessa dovrà essere rivalutata dalla sottocommissione d’esame.
La ragazza, uscita dal liceo con 90/100, reclamava quanto previsto dall’articolo 16, comma 8, lettera c) dell’ordinanza ministeriale 65 del 14 marzo 2022, vale a dire «fino a un massimo di cinque punti per i candidati che abbiano conseguito un credito scolastico di almeno quaranta punti e un risultato complessivo nelle prove di esame pari almeno a quaranta punti», secondo i criteri che la sottocommissione d’esame aveva predeterminato in sede di riunione preliminare.
Una volta depositato il ricorso, il liceo Marinelli – rappresentato dall’avvocatura distrettuale dello Stato di Trieste – in forma di autotutela aveva emanato un provvedimento di conferma della sua prima valutazione, 90 su 100.
La studentessa, assistita dall’avvocato Paola Palma, ha impugnato anche quest’ultimo provvedimento con un secondo ricorso per motivi aggiunti.
«Il tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso – spiega il legale – e la candidata dovrà essere rivalutata». Il Tar non può procedere direttamente all’attribuzione del punteggio, ma la sottocommissione è tenuta «a esercitare il proprio potere in stretta conformità alle indicazioni della sentenza, previa eventuale integrazione del colloquio orale per quanto attiene alla sola discussione degli elaborati scritti».
Inoltre, nell’impugnazione dell’esito della maturità, era stato sottolineato anche il mancato riconoscimento, fino a 2 punti integrativi, legati al raggiungimento «di risultati particolarmente brillanti in alcune aree o discipline» durante l’intero percorso scolastico.
In tutti i cinque anni di liceo, la ragazza aveva sempre dimostrato «giudizi eccellenti» nelle materie di matematica e fisica, le discipline fondamentali del percorso formativo del liceo scientifico (i voti in pagella oscillavano tra il 9 e il 10 con una media di 9,6 in entrambe le materie). Sulla base della sentenza del Tar, presieduto da Oria Settesoldi, «la stessa sottocommissione – conclude l’avvocato Palma – dovrà ora riconsiderare questi profili e riformulare la valutazione».