foto da Quotidiani locali
La sconfitta con Rimini brucia ancora in via Melchiorre Gioia. Quella che avrebbe dovuto essere la gara della svolta, si è trasformata nell’ennesima occasione mancata per gli Stings. La Staff è caduta nei soliti errori e si è complicata la vita in ottica salvezza, anche se i giochi restano ancora aperti nelle prossime cinque partite.
«Continuiamo a non imparare dal passato - commenta sinteticamente il presidente Paolo Cenna -. Ancora una volta siamo calati nel secondo quarto, come si era visto con Udine, Pistoia e in tante altre gare nella stagione. È sempre la stessa storia, anche con Rimini ci siamo incartati nel finale del secondo periodo di gioco perdendo palloni sanguinosi e subendo canestri facili dagli avversari. Non siamo mai riusciti a completare le rimonte perché abbiamo forzato delle conclusioni intestardendoci col gioco individuale. Rimini ha avuto più voglia di vincere di noi».
Cenna prova ad analizzare i problemi dei virgiliani: «La squadra ha dei difetti di personalità. E questo è grave perché la personalità non si allena. Neanche con un nuovo coach. Per questo motivo la società ribadisce la massima fiducia nello staff tecnico ma la situazione attuale ci impone di tornare sul mercato. Rinforzeremo ulteriormente la squadra, non lasceremo nulla di intentato per salvarci. I giocatori però devono capire che devono pensare al bene della squadra. Lo devono ai compagni, alla società e ai tifosi. Dai risultati della squadra dipendono anche le loro carriere».
Domenica 19 febbraio alle 18 ci sarà la trasferta del PalaDozza contro la Fortitudo Bologna in una partita che si prospetta complicatissima, se non proibitiva: «I ragionamenti sui prossimi avversari lasciano il tempo che trovano. Siamo il peggior nemico di noi stessi, in questo momento arrabbiarsi non serve a nulla. Bisogna compattarsi e far parlare il campo. Speriamo che l’intervento sul mercato porti un po’ di ordine mentale in questo caos. Ma se dovremo davvero affrontare il girone Salvezza, la squadra dovrà prepararsi a giocare con il coltello tra i denti quella lunga serie di partite. Intanto pensiamo alle prossime 5 sfide in cui si determinerà il nostro destino».
