Oltre l’immaginabile. Non c’è altro commento da fare dopo quanto avvenuto lunedì mattina, 13 febbraio, a Riese Pio X dovele auto di due genitori hanno inseguito una corriera della Mom fino a bloccarla sulla carreggiata tagliandole la strada e costringendo l’autista, nel traffico paralizzato, ad aprire le porte per far salire i loro figli.
È il metodo del sopruso, della violenza materiale, dell’aggressione, palesatosi davanti a decine di ragazzini contro l’ennesimo autista vittima di una vera intimidazione.
Tutto è avvenuto in orario scolastico ad una delle fermate dove si caricano gli studenti diretti agli istituti superiori della zona castellana. La corriera era una delle sei che si seguono lungo la tratta dividendosi il carico degli studenti: dove si fermano alcune, non si fermano le altre secondo un alternarsi in base al dimensionamento dei mezzi e alla quantità di persone in attesa «che funziona da mesi» sottolinea la società, «e che non ha mai lasciato a piedi nessuno».
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Lunedì mattina però, a due genitori, il veder passare la corriera senza caricare i figli non è andato giù. Poco importa che a stretto giro di minuti fosse pronto in arrivo un altro mezzo, oltretutto più capiente. Quando la corriera Mom gli è passata davanti senza sostare sono scattati in auto e, con i figli a bordo, si sono lanciati in un inseguimento a suon di sgasate, clacson e “sfanalate” subito viste, con preoccupazione, dall’autista alla guida della corriera che non capiva cosa stessa succedendo.
L’ha ben inteso qualche centinaio di metri dopo all’altezza dello stabilimento di Pasta Zara. Nel pieno del traffico una delle due macchine lo ha superato tagliandogli la strada netto e costringendolo ad arrestare pericolosamente il bus mentre l’altra macchina si piantava alle spalle del mezzo. Dalle due auto, lasciate in mezzo alla strada, sono scesi due uomini che hanno violentemente inveito contro l’autista costringendolo ad aprire le porte.
L’uomo, ovviamente spaventato, ha assecondato le loro richieste venendo letteralmente investito dagli insulti finiti quando i due genitori sono riusciti a far salire i figli sul mezzo. Solo allora, ancora gridando contro l’autista, i due sono risaliti in auto liberando la carreggiata, la corriera e sgommando via. «Non ho mai visto nulla del genere» ha ripetuto più volte l’autista visibilmente sconvolto dall’accaduto. Tale è stata la paura, comprensibile, da non avergli permesso di registrare il numero di targa.
Immediata però la comunicazione all’azienda reduce dall’aggressione dell’autista di sabato a Treviso. «Siamo ormai fuori di testa» ha sbottato il presidente Mom Giacomo Colladon, «Dove siamo arrivati? Che modi sono? Ci rendiamo conto? Se questi sono i genitori poi non stupiamoci dei ragazzini che aggrediscono il personale o fanno di peggio. Io sono esterrefatto, preoccupato». Mai avrei immaginato si arrivasse anche a questo