IVREA. Emozione, orgoglio e soddisfazione: sono i sentimenti che prova in questo periodo Joey Guidone, il giovane artista eporediese autore del manifesto ufficiale del Carnevale 2023: «Tra tutti gli incarichi che ho avuto negli anni, questo è sicuramente quello che mi coinvolge personalmente ed emotivamente di più dato che sono molto legato alla mia città e io stesso sono arancere, nella squadra dei Mercenari».
Guidone, che ha 37 anni, non è al suo primo manifesto del Carnevale: suo fu anche il logo per l’edizione numero 200. E, più di recente, ha realizzato un importante allestimento per i Tuchini del Borghetto nel 2015, quando i suoi disegni colorarono di verde e rosso l’ingresso alla piazza, con uno spettacolare “poster” di 30 metri quadrati. Nella galleria dei manifesti recenti, la Mugnaia di Guidone segue, dopo i due anni di stop, quelli dedicati a Pifferi e tamburi (2017), agli Alfieri con le loro bandiere (2018), al Sostituto del gran cancelliere con il libro dei verbali (2019) e, per l’edizione del 2020, agli Abbà nell’atto di dare fuoco agli scarli. Paradossalmente, quel gesto che la brusca interruzione di quell’edizione ha impedito loro di fare.
Professionalmente Guidone si è formato allo Ied di Torino prima di perfezionare il suo percorso al Mimaster di Milano. Dal 2015 lavora come illustratore freelance per numerose riviste, quotidiani, agenzie di pubblicità, case editrici e progetti istituzionali. Molto attivo soprattutto nel mercato editoriale americano - tra i suoi committenti troviamo il The New York Times, Apple, Adobe, Time Magazine. Su un numero di Die Zeit, prestigioso settimanale tedesco, è comparso un suo disegno che rappresenta la piatta del Lago Sirio .
In Italia ha lavorato per Einaudi (sue sono numerose copertine dei romanzi di Carlo Lucarelli), Feltrinelli e Internazionale, per cui ha realizzato una delle copertine più significative durante la pandemia. Questo “ritorno a casa” professionale lo rende felice: «Dopo tanti incarichi da clienti oltreoceano volevo poter creare qualcosa per il territorio, e con il manifesto dello Storico carnevale di Ivrea l'opportunità è arrivata. Una soddisfazione particolare è l’essere stato contattato senza che gli organizzatori del Carnevale sapessero che sono eporediese, ma solo per l’apprezzamento da parte loro dei miei lavori».
Il manifesto rappresenta la Mugnaia che dal cocchio saluta il popolo plaudente. L’immagine è tratta di una fotografia che, curiosamente, ritrae Francesca Olivero, moglie del Generale 2023: «Una combinazione, assolutamente – afferma Guidone –: i parametri stabiliti dall’ufficio comunicazione di Fondazione erano molto precisi. Per questa edizione ai ripartenza della manifestazione il simbolo doveva essere Violetta nel momento di massimo unione con il suo popolo. Ho così interpretato una fotografia, senza rendermi conto di questa coincidenza. Tenevo davvero a realizzare un bel lavoro e per riuscirci ho chiesto la collaborazione di Anna Picaretta, una grafica molto brava, per la parte testuale, insieme credo di poter dire che abbiamo fatto un bel lavoro».
L’immagine è in perfetto Guidone-style, quello che spesso inconsapevolmente abbiamo sotto gli occhi nelle copertine dei libri o nelle campagne pubblicitarie. «Le mie immagini sono “sintetiche”, il mio obiettivo è trasmettere messaggi ed emozioni con pochi tratti essenziali. In gergo grafico si può definire stile “vettoriale”. Ciò che conta davvero è quello che l’immagine riesce a trasmettere. E credo che per il Carnevale questo valga ancora di più, perché il manifesto ogni anno diventa il biglietto da visita della manifestazione, rivolto soprattutto a chi viene da fuori, per cui deve essere accattivante e coinvolgente, per far capire che qui a Ivrea abbiamo un qualcosa di speciale da proporre e promuovere».
Come vivrà questo Carnevale Joey? «Sicuramente con la casacca dei Mercenari addosso, anche se credo che io e Debora, anche lei Mercenaria, staremo soprattutto dietro le reti, assieme alle nostre gemelline Camilla e Selene, che stanno per compiere sei mesi e sono già iscritte alla squadra. Sarò più papà che arancere, ma sono sacrifici che si fanno più che volentieri!».