È andata deserta la gara per l’appalto dei lavori di costruzione del parcheggio interrato e la realizzazione della sovrastante nuova piazza in largo Poste a Cortina d’Ampezzo. La gara era stata indetta dalla Provincia, attraverso il Servizio stazione unica appaltante, cui era stato demandata le redazione ed approvazione del bando in base alle indicazioni fornite dal Comune di Cortina.
Il progetto subisce dunque una battuta d’arresto ma l’amministrazione comunale annuncia l’intenzione di andare comunque avanti, riproponendo il bando. Si tratta della costruzione di un parcheggio interrato con 31 posti auto privati, e del recupero della piazza sovrastante, sulla quale verranno riservati 42 stalli pubblici per la sosta breve e un paio per i disabili. L’opera doveva costare al Comune 6 milioni 602 mila euro, dei quali 500 mila vengono attinti dai Fondi di confine.
Con una delibera del 15 settembre scorso, la Giunta ha approvato il progetto definitivo/esecutivo stabilendo un aumento di ulteriori 600 mila euro per un aggiornamento dei prezzi al primo settembre 2022. Facendo così lievitare la spesa finale a 7 milioni 202 mila euro.
Un’opera pubblica dalla storia molto travagliata, le cui origini risalgono ancora al 2010, quando l’amministrazione del sindaco Andrea Franceschi e l’allora presidente SeAm Marco Siorpaes approvarono il progetto per la costruzione di un parcheggio interrato in largo Poste su tre piani e il recupero della piazza; l’opera si sarebbe dovuta finanziare con la vendita di una parte dei posti auto a privati.
In seguito emersero problemi legati alle falde acquifere sotterranee, e da tre piani il parcheggio venne ridotto a due. Alla fine, dopo varie analisi e dopo che l’opera è stata al vaglio della Corte dei Conti per un possibile danno per responsabilità ai danni del Comune da parte dell’ex Cda di SeAm, si è giunti alla soluzione di fare un solo piano interrato, salvando i posti auto già venduti.
Dalla partecipata SeAm l’opera è tornata in capo al Comune, al fine di evitare il fallimento di SeAm nel caso di restituzione degli acconti già versati dagli acquirenti.
La SeAm ha incassato dalla vendita dei posti auto euro 3 milioni 69 mila euro, che al momento non ha, ma restituirà al Comune in dieci anni attraverso un piano finanziario. Mentre sono già stati spesi 2 milioni e 200 mila euro per opere propedeutiche al garage interrato (carotaggi, bonifica bellica, spostamento dei sotto servizi).
«Non conosciamo ancora le motivazioni per cui la gara è andata deserta», spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Giorgio Da Rin. «Gli uffici stanno controllando per capire. L’opera ha le sue difficoltà, questo lo sapevamo fin dall’inizio e le aziende evidentemente stanno molto attente con i lavori nel settore pubblico. Ora riproponiamo la gara dando le indicazioni giuste».
«Certamente c’è una difficoltà per il mercato in continua oscillazione in generale sui costi delle materie prime, e tutti i lavori con il pubblico hanno questo problema», dice Da Rin. «Speriamo con il secondo bando di trovare chi effettuerà i lavori per realizzare l’opera».
Il Comune è quindi intenzionato ad andare avanti, a costo di fare un’ulteriore rivalutazione, oltre ai 600 mila euro in più di settembre. «Non sappiamo al momento se dobbiamo fare una rivalutazione o se si tratta di altri problemi», spiega. «Noi comunque andiamo avanti, il vantaggio pubblico c’è ed è dato dalla riqualificazione della piazza di superficie che renderà più fruibile la zona. Con l’accordo di perequazione con l’hotel Ampezzo ci sarà inoltre una riqualificazione all’entrata di largo Poste con un nuovo manto stradale, marciapiedi e illuminazione e tutta la zona ne trarrà vantaggio in termini di arredo urbano».