SANT’ALESSIO. E' bastato un minuto in campo a Joseph Stroppa per imprimere il suo sigillo al derby tra Accademia Pavese e Pavia: al 35' della ripresa il giovane attaccante, appena subentrato a Mangiarotti, è stato tempestivo a insaccare, a porta praticamente sguarnita, sul cross proveniente dalla destra da parte di uno straripante Principe. Ed è stata festa grande sugli spalti gremiti dai supporter azzurri che per tutta la partita hanno incitato a gran voce la propria squadra. I tre punti erano fondamentali per il Pavia, per rimanere a -4 dalla Vogherese (vittoriosa sul Calvairate) e per tenere a debita distanza un Oltrepo in netta ripresa.
Sull'altro fronte l'Accademia non ha demeritato, reggendo bene nel primo tempo e calando leggermente alla distanza. Ma la formazione di mister Gaudio (al terzo stop di fila) può recriminare contro la malasorte per la doppia, clamorosa chance avuta al 95’, pochi secondi prima del fischio finale, quando Tomassone ha centrato in pieno la traversa e poi Provasio ha sciaguratamente spedito sull'esterno della rete un pallone che chiedeva solo di essere spinto nel sacco.
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I due schieramenti
Tassi deve fare a meno in extremis dei fratelli Lapo e Brando Radaelli, entrambi influenzati e di Ioance infortunato (frattura alla mano sinistra), oltre che dello squalificato Trajkovic, ma recupera il capitano Concina al centro della difesa. In campo ci sono Abbà e Maione, quest’ultimo impiegato in una posizione più arretrata del solito. Debutto da titolare per Mangiarotti, attesissimo. Sul fronte biancorosso Filadelfia recupera in extremis e viene schierato da Gaudio al centro della difesa; Zenga unica punta di ruolo. Il primo lampo del match lo offre Dioh, che al 2' penetra bene in area, quindi lascia a Tomassone che va al tiro. Al 10’ tocca al Pavia, con Principe veloce a divincolarsi da Filadelfia. Nessun problema per Alio. Al 15’ buona chance per il terzetto offensivo Dioh-Laraia-Zenga, che però spreca la superiorità numerica. Al 30' Mangiarotti si presenta con una punizione da poco oltre il centrocampo. Ambizioso ma poco efficace. Al 45’ la prima vera azione da rete è del Pavia, con Ammirati che va via splendidamente sull’out e crossa per Mangiarotti, che però alza da ottima posizione.
Nella ripresa il Pavia entra in campo con piglio più deciso. Al 3’ apertura per Calvi, di poco a lato. All'8' bella azione in contropiede degli azzurri, con Calvi che lascia a Mangiarotti, Alio è bravo e sulla respinta Principe non coglie l’attimo. Al 23’ ancora Principe (salito in cattedra) si inserisce tra Filadelfia e Velaj, bordata su Alio. Ci prova l’Accademia, con Dioh che allunga per Tomassone: tiro deviato da Cincilla. Al 35’ il gol: il solito Principe scappa sull’out destro, Alio stavolta non è impeccabile e il neo entrato Stroppa insacca a porta vuota. I due vanno ancora vicinissimi al raddoppio al 41’: doppio miracolo di Alio. Del brivido finale si è già detto, al triplice fischio esplode la gioia del Pavia in campo e dei tifosi in tribuna.
Daniela Scherrer