La centralità dell’agenda setting, evidentemente, ha tratto in inganno anche «il direttore di un grande giornale», come lo ha definito il vicepremier di Forza Italia Antonio Tajani. Durante il Tg2 Post, infatti, Massimo Martinelli – direttore del Messaggero – ha pronunciato questa frase: «Il problema delle ONG debba essere risolto al più presto anche attraverso la magistratura. Io mi faccio una domanda: perché nei 20 mesi del governo Draghi non è arrivata una nave ONG con migranti a bordo? Perché sono ripresi [gli sbarchi] dopo il 25 settembre? Sono cose che lasciano un po’ interdetti». L’informazione veicolata in questo passaggio è sbagliata, perché non è vero che nei 20 mesi del governo Draghi non sono sbarcate navi ONG.
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Questa frase, cosa ancora più grave, è stata pronunciata senza che nessuno – all’interno dello studio del TG2 Post – abbia contraddetto l’assunto del giornalista del Messaggero. Non la conduttrice, non l’ospite Antonio Tajani (che, anzi, ha espresso parole di elogio nei confronti di Martinelli), né Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera. Eppure, l’informazione era a disposizione.
Innanzitutto, per tutto il periodo del governo Draghi, il partito d’opposizione Fratelli d’Italia ha più volte criticato le politiche migratorie dell’esecutivo. Gli sbarchi durante l’esecutivo guidato dall’ex banchiere centrale – secondo l’ISPI – sono stati 55. A giugno, ad esempio, toccò a Mediterranea e a Sea Watch 3 sbarcare a Pozzallo con quasi 500 migranti a bordo: anche in quel caso, le opposizioni (e la Lega di governo) manifestarono perplessità sulla gestione dei flussi migratori. Anzi, per mesi si è assistito a una narrazione – bipartisan – che vedeva il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese abbastanza al centro del fuoco di fila dell’opinione pubblica. Da sinistra veniva infatti accusata di ritardi nella gestione delle crisi dei migranti sulle coste italiane, da destra – allo stesso modo – veniva criticata per aver consentito gli sbarchi.
Dunque, dire che durante il governo Draghi non avvenivano sbarchi di ONG è un modo per risettare completamente l’agenda del dibattito pubblico, senza il supporto dei dati. Tra l’altro, proprio sulla gestione delle ONG, si era basata la raccolta firme per la sfiducia al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese proposta a più riprese proprio da Giorgia Meloni. Insomma, anche senza citare esattamente i dati dell’ISPI, chi si è occupato di politica negli ultimi mesi non poteva non ricordare che, anche durante il governo Draghi, c’erano state tensioni per il salvataggio dei migranti da parte delle ONG. Dire che nei 20 mesi dell’esecutivo guidato dall’ex banchiere centrale è cercare di buttare la palla in tribuna, affidando all’opinione pubblica (che guarda gli spazi di news della Rai per informarsi) dubbi che sanno addirittura di complotto. Che poi – si sa – sui social trovano ulteriormente sfogo.
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