Stagione musicale con un'attenzione particolare alla musica emergente, in cui i protagonisti siano anche giovani talenti proprio per avvicinare anche un pubblico nuovo e anagraficamente di età inferiore allo standard. Da qui pure la scelta di puntare su tariffe molto popolari, dieci euro prezzo intero e cinque per gli under 30.
Tre filoni
La nuova stagione in musica del Fraschini sarà suddivisa in tre filoni: "Solisti d'Orchestra", quattro concerti in coproduzione con la Fondazione I Solisti di Pavia; "La domenica dei talenti", tre concerti con altrettanti quartetti d'archi e il "Cafè Concert", tre avanguardistiche proposte tra fine Ottocento e inizio Novecento ambientate in uno spazio ad hoc: l'Arnaboldi Palace di via Varese.
E infine un unico appuntamento con l'Operetta, con l'immancabile Compagnia Corrado Abbati e il cavallo di battaglia de "Il paese dei campanelli".
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«Abbiamo puntato non solo su qualche evento -spiega il direttore generale della Fondazione Teatro Fraschini, Francesco Nardelli - ma vogliamo garantire la qualità nella continuità. In merito alla scelta dell'Arnaboldi Palace, si conferma la volontà del Fraschini di uscire dai confini del teatro per entrare nella città. Lo abbiamo fatto con il Politeama, ora con la musica ripresentiamo questo luogo, perché i tratti architettonici ben si incastonano con gli appuntamenti del Cafè Concert».
Una sottolineatura particolare è stata rivolta alla collaborazione con i Solisti di Pavia e la loro coproduzione di quattro appuntamenti tra gennaio e aprile. «Speriamo di dare un apporto proficuo a questa offerta artistica del Fraschini, che riteniamo davvero importante - ha commentato Sonia Selletti, presidente della Fondazione Solisti di Pavia - siamo lieti di affiancare il Fraschini perché condividiamo le stesse finalità di apertura al pubblico e in particolare ai giovani».
Inaugura Dindo
Adriana Massicci, collaboratrice dei Solisti, ha presentato i quattro titoli della rassegna Solisti d'Orchestra. Si partirà il 19 gennaio alle 21 con il concerto che inaugura tutta la stagione: al violoncello il maestro Enrico Dindo e un programma che guarda al Novecento e ad autori scoperti dallo stesso Dindo durante il periodo della pandemia, con esplorazioni anche nella musica ebraica.
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Gli altri tre appuntamenti porteranno a Pavia il violinista Bomsori, il percussionista Kai Strobel e Felix Klieser, artista del corno che suona con i piedi, un vero genio della musica nato senza braccia e voluto accanto a sè anche dal maestro Riccardo Muti. Al direttore d'orchestra Jacopo Brusa il compito di illustrare il resto del programma.«La "domenica dei talenti" presenterà tre quartetti d'archi prestigiosi: il 26 febbraio il giovanissimo Quartetto serbo-tedesco Adelphi, il 26 marzo il Quartetto di Cremona e il 16 aprile il Quartetto Thumos. Per il "Cafè Concert" all'Arnaboldi Palace tre sabati alle 18, orario aperitivo: l'11 febbraio "Les années folles-Parigi Anni 20", con duo classico pianoforte-violoncello; l'11 marzo "I got Rhythm" con corno e pianoforte per un viaggio nel jazz e infine il 29 aprile "Maramao-Canzoni tra le guerre" con Matteo Ferrari e Simone Cappello e il loro viaggio tra i motivi che tutti hanno cantato, da Mille lire al mese a Ti parlerò d'amore e Maramao. «L'importanza di lavorare in rete è evidente -hanno commentatoFabrizio Fracassi e l'assessore Mariangela Singali- in passato ci sono state difficoltà in questo senso, ora lavoriamo per unire le forze e portare tante novità a Pavia».
Daniela Scherrer