TRIESTE «Numeri da record dei visitatori alla Rocca di Monfalcone nel 2022 con 3.171 ingressi, di cui 694 nell'ultimo mese di ottobre».
Lo attesta una nota del Comune di Monfalcone. Bilancio confortante per un’annata particolarmente infelice per quanto riguarda il Carso, dove la Rocca domina con la sua mole fatta delle antiche pietre dei castellieri.
Tanti i fattori del successo, sostiene il sindaco Cisint:«Per la prima volta si sono superate le tremila persone che sono entrate all'interno della fortezza, a cui vanno sommate almeno altrettante che hanno partecipato alle varie manifestazioni sul colle della Rocca. Dalle rievocazioni storiche, alle iniziative sportive, all'animazione con i ragazzi, che ormai è diventata una proposta di successo, assieme al ciclo di incontri musicali serali curati da Simone d'Eusanio e dall'istituto di musica Vivaldi».
La storia della Rocca è in larga parte da scrivere, sarà materia per studiosi oggi favoriti da nuove tecnologie di indagine archeologica. A noi basta sapere che è stata da sempre un baluardo contro vari invasori. Tutto sommato ha sfangato la Grande Guerra meglio, si fa per dire, di altri manufatti. Pensiamo al Castello di Gorizia.
Monfalcone investe su turismo e storia e la Rocca, per anni dimenticata sulla sommità della collina asseritamente chiamata monte Falcone, si sta prendendo le sue rivincite, facendo la sua figura anche nelle varie colorazioni che assume a seconda delle iniziative da sensibilizzare. Ancora il sindaco: «Una crescita costante che ne fa uno dei luoghi storici in assoluto fra i più frequentati della città: nel 2021 si sono contati 2.808 presenze, di cui poco più di un terzo, e cioè 1.104, sono stati i visitatori monfalconesi e 1.704 fra stranieri e turisti italiani, compresi i croceristi di Msc. Neppure il Covid ha rallentato questo flusso, se si tiene conto che negli ultimi quattro anni il totale delle presenze ha sfiorato le 12 mila persone. Una scommessa largamente vinta verso la quale l'opposizione di sinistra ha mostrato un'assurda contrarietà. In soli tre anni la Rocca è diventata una delle attrazioni fra le più importanti di chi visita la città. Da un lato abbiamo dato la possibilità, soprattutto ai nostri anziani, di visitare, spesso per la prima volta, questo luogo simbolo, in passato rimasto chiuso e abbandonato, dall'altra abbiamo registrato quasi due terzi di presenze di visitatori stranieri e di altre regioni che ne hanno fatto una meta turistica».
L'elemento di novità di quest'anno è stata l'attivazione, a settembre, all'interno della struttura, dell'InfoPoint in realtà virtuale, che consente di conoscere la storia e di visionare il territorio, compreso il parco tematico della Grande Guerra nonchè l'istituzione delle visite guidate professionali che, dalla Rocca, hanno riguardato anche i punti storici del centro cittadino. «Un ottimo viatico per l'appuntamento del 2025 con la Capitale europea della Cultura, per il quale anche Monfalcone vuole fare la sua parte», chiosa Cisint.
Quanto al futuro andremmo cauti sulle cosiddette rievocazioni storiche che spesso riguardano rievocazioni di terribili battaglie. E poi una curiosità: davvero dalla Rocca si vede il Civetta come indicato da uno dei pannelli che illustrano la storia del sito?