Chiuso un capitolo, se ne apre un altro. Oggi, al circuito “Ricardo Tormo” di Valencia (Spagna) è iniziata la pre-season della MotoGP in chiave 2023. Giornata di test tradizione per tutti i team e grandi cambiamenti di scenario con piloti su moto diverse e in cerca di un adattamento rapido per iniziare con il piglio giusto la nuova avventura. Una sessione che ha preso il via alle 9.30 ed è terminata alle 17.30.
Luca Marini è stato il più veloce in sella alla Ducati GP22 del Mooney VR46 Racing Team con il crono di 1:30.032 a precedere l’Aprilia di Maverick Vinales di 0.225 e l’altra Rossa del Mooney VR46 di Marco Bezzecchi (+0.230). Per i due centauri italiani non grande novità dal punto di vista tecnico, mentre per l’iberico qualche aggiornamento sulla ciclistica in sella alla “creatura” di Noale.
A completare il quadro nella top-10 troviamo il portoghese Miguel Oliveira, che ha fatto il suo esordio sull’Aprilia RNF MotoGP Team, a 0.355 davanti allo spagnolo Aleix Espargaró (Aprilia) a 0.366, a Fabio Di Giannantonio (Ducati Gresini Racing) a 0.451, al sudafricano Brad Binder (KTM) a 0.465, all’iberico Jorge Martin (Ducati Pramac) a 0.554, al francese Fabio Quartararo (Yamaha) a 0.546 e a Enea Bastianini (Ducati ufficiale) a 0.560.
Da sottolineare il tanto materiale portato dalla Casa di Iwata: un cupolino di nuova concezione e in linea con la filosofia Ducati; nella parte bassa della carena appendici più pronunciate; codone caratterizzato dalle “alette” a stegosauro introdotte dalla Rossa e riprese poi dalla Honda; nuovo telaio; nuovo motore. In sostanza un pacchetto decisamente sostanzioso che però, per quanto riferito da Quartararo, non ha soddisfatto più di tanto.
Per quanto riguarda Bastianini, primo contatto con il Team Factory, testando la nuova carena e in cerca del miglior feeling con l’anteriore. Per lui una caduta in curva-6 senza però conseguenza particolari. Parlando del campione del mondo Francesco Bagnaia, il piemontese ha cercato di trovare il miglior feeling possibile con la nuova configurazione aerodinamica sulla Ducati, faticando a comprendere da subito quale fosse la gomma ideale. Sul finire del turno le sensazioni sono migliorate e il 12° tempo a 0.623 fa testo fino a un certo punto. Situazione un po’ diversa per Marc Marquez, in sella alla Honda, che ha concluso in 13ma posizione a 0.659 davanti al fratello Alex, all’esordio sulla Ducati Gresini Racing (+0.680).
Casa di Tokyo che ha presentato un telaio molto differente, scarichi allungati e cambiamenti sulla parte inferiore della carenatura. Marc, però, non è stato colpito favorevolmente dal pacchetto. Da segnalare, in questo contesto, gli esordi sull’altra Honda Repsol di Joan Mir (18° a 0.882) e di Alex Rins nel Team LCR a 1.196. 14° Franco Morbidelli con l’altra Yamaha ufficiale a 0.659, sobbarcatosi anch’egli tanto lavoro di sviluppo, mentre l’australiano Jack Miller ha bagnato il proprio esordio sulla KTM, rivista in maniera dal punto di vista aerodinamico, in 17ma piazza a 0.755.
| POS | # | RIDER | GAP |
|---|---|---|---|
|
1
|
10
|
L. MARINI
|
1:30.032
|
|
2
|
12
|
M. VIÑALES
|
+0.225
|
|
3
|
72
|
M. BEZZECCHI
|
+0.230
|
|
4
|
88
|
M. OLIVEIRA
|
+0.335
|
|
5
|
41
|
A. ESPARGARO
|
+0.366
|
|
6
|
49
|
F. DI GIANNANTONIO
|
+0.451
|
|
7
|
33
|
B. BINDER
|
+0.464
|
|
8
|
89
|
J. MARTIN
|
+0.544
|
|
9
|
20
|
F. QUARTARARO
|
+0.546
|
|
10
|
23
|
E. BASTIANINI
|
+0.560
|
Foto: MotoGP.com Press
