La Liguria è l’unica Regione d’Italia senza garante per le persone private della libertà: “Da quando sono stato eletto chiedo che venga nominato, questo non avviene per logiche di spartizione delle poltrone – si sfoga il consigliere regionale di opposizione Ferruccio Sansa – per questo entro in sciopero della fame e digiunerò fino alla sua nomina”.
Anche il deputato Luca Pastorino (Verdi-Sinistra), accompagnato dal consigliere regionale Gianni Pastorino (Linea Condivisa), in un recente sopralluogo al carcere di Pontedecimo avevano ribadito l’urgenza di nominare questa figura prevista dalla legge: “Dopo lo sforzo che abbiamo fatto per approvare in extremis nella passata Legislatura la legge sul garante regionale delle persone private della libertà – spiegano i due esponenti di centrosinistra – per motivi interni al Consiglio Regionale non si riesce a trovare un volto per questa nomina che sarebbe un’importantissima figura di comprensione e mediazione dei problemi e sicuramente di sostegno della popolazione detenuta ma anche di chi lavora in carcere”.
Non solo detenuti, evidenzia a ilfattoquotidiano.it l’avvocata Alessandra Ballerini, osservatrice ligure di Antigone: “Il garante è una figura essenziale per garantire siano rispettati i diritti di tutte le persone private, per varie ragioni, sanitarie, amministrative o penali, della libertà. Non possiamo dimenticare l’assolutezza del diritto alla dignità di cui ogni persona, pure ristretta, è portatrice, nonché l’intangibilità fisica e psichica di ogni essere umano qualunque sia la sua colpa, la sua debolezza, il suo doloroso bagaglio. Dobbiamo porci il problema del dentro ma anche del domani e del fuori, perché quelle persone prima o poi usciranno. E quasi mai – conclude l’esperta di diritti umani e immigrazioni che, tra gli altri incarichi, da anni segue la famiglia di Giulio Regeni – viste le carenze sistemiche evidenziate nella relazione, potranno uscirne migliorate”.
Per questi motivi, da oggi, Ferruccio Sansa inizia il suo digiuno: “Tutte le persone che vivono senza libertà in strutture che spesso non garantiscono la loro dignità hanno diritto a un garante, eppure da 2 anni il Consiglio non decide, paralizzato da veti incrociati. Sono due anni che chiedo inutilmente a ogni consiglio di mettere fine a questa vergogna, non mi resta oggi che cominciare uno sciopero della fame finché non arriverà la nomina del garante”.
L'articolo La Liguria senza garante dei detenuti, il consigliere di opposizione Sansa entra in sciopero della fame: “Digiunerò fino alla nomina” proviene da Il Fatto Quotidiano.