TRIESTE Non è tempo di sprecare risorse, perché il quadro delle bollette energetiche è impressionante: l’Itis, la macrostruttura pubblica assistenziale di via Pascoli, ha visto dal 2020 a oggi triplicare i costi. Le proiezioni relative al 2022 dicono che il gas salirà a 360.000 euro rispetto ai 115.000 di due anni fa, mentre l’energia elettrica galopperà a 850.000 euro versus i 275.000 pagati nel 2020. Sommando il tutto vengono 1,2 milioni.
Il presidente Aldo Pahor, d’intesa con il neo-direttore Maria Teresa Agosti, corre ai ripari. Non intende liquidare il patrimonio immobiliare dell’istituto per venire a capo delle bollette, ma non vuole neanche tenersi edifici da cui è difficile, nelle loro attuali condizioni, trarre reddito. Anche perché - ricorda - Itis salda a Esatto (quindi al Comune) 223.000 euro annui di Imu.
Data questa premessa, l’architetto-presidente metterà sul mercato lo stabile di viale XX Settembre 67, nella parte alta dell’Acquedotto, avente la parte posteriore che s’affaccia in via Crispi 76. Un edificio che s’innalza su 5 livelli, compresi il pianterreno e quello che da fuori sembra un sotto-tetto. In questo momento, nonostante la campanelliera presenti ancora qualche nome, il palazzo non ha inquilini, quindi Itis non percepisce neppure una modesta locazione.
Risultato finale: si vende. Prima di bandire l’asta, occorrono però una perizia aggiornata e l’autorizzazione della Regione Fvg. L’attuale quotazione è di poco inferiore al milione di euro, ma il futuro acquirente dovrà armare un considerevole restauro per migliorarne la qualità.
Per ora basta questo, non si tocca lo stabile tra via Ginnastica e via Gatteri o altri enti. La situazione è seria ma non drammatica, la Regione ha comunque stanziato 5 milioni per soccorrere le case di riposo convenzionate colpite dalla mazzata energetica.
«Il bilancio preventivo 2023 - commenta Pahor - andrà calibrato con attenzione. Non dimentichiamo il 12% di inflazione, che si farà sentire anche sulla cucina e sulle pulizie. E gli ospiti, a fronte di una disponibilità pari a 411 posti letto, non salgono oltre le 350 presenze».
Intanto, dopo l’uscita estiva di Fabio Bonetta, la struttura va gradatamente riorganizzandosi. Del direttore Agosti abbiamo riferito, stanno prendendo servizio la nuova responsabile della ragioneria Sabina Vesnaver, proveniente dall’Ogs, mentre il neo dirigente tecnico architetto Laura Visintin lavorava in Comune. Questo riassetto dovrebbe contribuire anche a sveltire le procedure relative alla cessione immobiliare di viale XX Settembre.
Buone notizie anche dalla confinante ex Holt, dove Francesco Fracasso si accinge a cantierare una riqualificazione residenziale. Gli serve un pezzetto di terreno, che Itis gli venderà: ma - precisa Pahor - non acquisterà appartamenti nel futuro condominio, perché la congiuntura sconsiglia operazioni di questo tipo.