FIUME Finalmente dopo lungaggini burocratici e tormentoni sulla copertura finanziaria del progetto, sembra che sia stata imboccata la strada giusta che porterà all’apertura del nuovo asilo italiano nel rione di San Nicolò. Uno degli ultimi presupposti era il contributo finanziario da parte dell’amministrazione cittadina e il sindaco Marko Filipović ha sciolto ogni dubbio annunciando ai giornalisti lo stanziamento di 912. 000 euro.
«Posso finalmente affermare – ha dichiarato – che è stata accolta la domanda per l’assegnazione di fondi europei per il tramite del Piano nazionale di ripresa e resilienza per cui la città di Fiume sta facendo la sua parte». «Ora – ha aggiunto – faranno seguito gli accordi con l’Unione Italiana per definire con quali risorse contribuirà alla realizzazione del progetto». La nuova struttura prescolare di Fiume, un sogno lungamente coccolato dalla Comunità nazionale italiana del capoluogo quarnerino, potrà ospitare 84 bambini suddivisi in 5 sezioni: 3 dell’asilo e 2 dell’asilo nido. «Nel caso in cui non tutti i posti venissero occupati dai bambini italiani – ha aggiunto il sindaco – prenderemo in considerazione la possibilità di ospitare i bambini della maggioranza, però in stretto accordo con l’Unione Italiana». A proposito della partecipazione delle spese da parte dell’Unione Italiana, il presidente della sua Giunta esecutiva Marin Corva ha dichiarato alla Voce del Popolo che contribuirà con l’importo di circa 800 mila euro di cui la metà già accantonata per lo scopo. Comunque per l’altra metà non ci dovrebbero essere ostacoli. «Tempo fa – ha spiegato – eravamo a un passo dall’apertura del cantiere poi si era tutto fermato in quanto l’appaltatore aveva rinunciato ai lavori causa questioni patrimoniali aperte riguardanti l’immobile. Poi abbiamo ripreso l’iter da zero e ora attendiamo il disco verde della città al progetto preliminare che fungerà da piattaforma per la stesura di quello esecutivo. Si potrà quindi pubblicare il bando per l’esecuzione dei lavori».
Come apertura del nuovo asilo si parla del 2026. La domanda che si pone a questo punto è se le esistenti sezioni prescolari italiane verranno chiuse o meno. Ha risposto nella stessa conferenza stampa Sanda Susanj, capo dipartimento per l’educazione e l’istruzione. «Vedremo al momento dell’apertura – ha dichiarato – ad ogni modo l’asilo Topolino verrà chiuso sicuramente perché lo spazio appartiene alla scuola Gelsi che ne ha grande bisogno. Il Mirta probabilmente continuerà a operare poiché ubicato lontano dalla zona di San Nicolò. Ad ogni modo cercheremo di trovare una soluzione che vada bene a tutti quanti». Importante rilevare infine che la nuova istituzione prescolare di Fiume avrà completa autonomia didattica e amministrativa
