È stato totalmente rimosso il tendone fisso sul lato est di piazza Cavour e che era il plateatico del ristorante-pizzeria Pe Pen, la cui gestione è stata dichiarata fallita oltre due mesi fa. E sarà messa all’asta, assieme a quella della vicina enoteca Santa Lucia, il prossimo 25 novembre con una base per le offerte fissata a 95 mila euro.
Lo stesso giorno si terrà anche l’esame dello stato passivo della società, per cercare di pagare i creditori: in prima fila ci saranno i 13 lavoratori che hanno perso il posto e poi i fornitori.
È toccato alla curatela fallimentare inviare sul posto una schiera di tecnici e di operai, che in poche ore hanno provveduto a smontare l’intera struttura, diventata fissa negli ultimi anni. Sono state portate via anche molte delle piante che delimitavano il perimetro dove i clienti mangiavano nella bella stagione. Ne sono rimaste solo alcune a coprire i buchi degli ancoraggi della struttura nella pavimentazione.
Il tendone è stato smontato su direttiva dell’amministrazione: «Prima abbiamo fatto togliere tutte le sedie e i tavolini – ha spiegato l’assessore Antonio Bressa – Poi ci siamo rivolti al curatore fallimentare Luca Pieretti, che si è dimostrato sempre molto gentile e disponibile, per portare via anche il tendone di plastica».
«Le ragioni sono essenzialmente due. Lo spazio del plateatico era diventato da troppo tempo luogo di bivacchi da parte di giovani per niente educati e, nello stesso tempo, la struttura era irregolare e non rispettava le norme comunali sull’arredo urbano».
Se l’asta, com’è molto probabile, dovesse avere esito positivo, il nuovo titolare dello storico ristorante, quando lo riaprirà, dovrà adeguarsi alla nuova normativa approvata dall’amministrazione alcuni anni fa e realizzata in stretta collaborazione con la Soprintendenza, guidata da Fabrizio Magani: «In pratica non potrà più esserci una struttura fissa – chiarisce ancora Bressa – Potranno essere installati dei normali ombrelloni, che dovranno essere chiusi alla sera».
Al curatore è già arrivata una proposta da un imprenditore padovano, deciso a rilevare i locali . Ma ci sono altri interessati che potrebbero farsi avanti: c’è tempo fino alle 12 del 24 novembre per formalizzare le offerte.
